Pecco Bagnaia riflette sugli errori della prima parte in campionato. Adesso sarà vietato sbagliare: impresa difficile ma non impossibile.
Tre vittorie e quattro zeri nelle prime undici gare della stagione MotoGP: Pecco Bagnaia o vince o è in difficoltà. Ancora nessun secondo o terzo posto, una statistica che lascia riflettere. Perché diverse sono le incognite che hanno costellato la prima parte del campionato, come i problemi tecnici nei primi Gran Premi e qualche errore personale del pilota Ducati. Durante la preseason il team factory ha deciso di abbandonare l’ultima specifica di motore per passare ad un’edizione precedente.
Quando la Desmosedici GP22 ha iniziato a decollare, anche sulla spinta dei successi di Enea Bastianini e dei podi di Johann Zarco, Jack Miller e Jorge Martin, sono giunti gli sbagli di Pecco Bagnaia, come a Le Mans, dove è caduto quasi inspiegabilmente dopo il sorpasso di Enea. Fatale la doppia caduta in Catalunya e al Sachsenring, che adesso lo costringono a inseguire Fabio Quartararo, e non solo, con la vetta 66 lunghezze.
Pecco Bagnaia fa autocritica
La pausa estiva serve anche per resettare, metabolizzare gli errori, con la vittoria di Assen prima di andare in vacanza. In altre nove gare tutto può ancora accadere, ma prima bisogna riflettere sugli errori: “Quest’anno sono caduto due volte nel momento in cui pensavo di poter spingere di più“, ha spiegato a Speedweek.com. “L’unica spiegazione è che quando conduco una gara da solo il problema è minore. Controllare i piloti che seguono non è un problema per me. Ma quando inseguo, sembra più facile commettere errori del genere“.
Per puntare al sogno iridato bisognerà anche prendersi qualche rischio, sarebbe un’impresa da scrivere nei libri di storia del motociclismo. E perché non crederci, se hai a disposizione una Desmosedici GP che sa adeguarsi perfettamente ad ogni layout? “So di poter essere in testa in tutte le gare, ogni volta dimostriamo che abbiamo la velocità“. Nella pausa estiva Pecco Bagnaia lavorerà sui pensieri, sulla mente, per diventare impeccabile.
Anche in caso di cadute pesanti per la classifica ha saputo rialzarsi e vincere. “Se cado o se abbiamo problemi, so che potremo essere di nuovo veloci nella prossima gara. Questo mi dà pace – ha concluso il pilota torinese -. In caso di problemi o cadute è molto importante capire perché è capitata una cosa del genere. Ho costantemente a che fare con questi pensieri“.