Pecco Bagnaia e Ducati volano a Mandalika per cacciare i fantasmi del Qatar. Il team prova a restare compatto dopo le esternazioni in pubblico.
Ducati e Pecco Bagnaia approderanno in Indonesia per ritrovare quella fiducia andata in frantumi nel primo round MotoGP del 2022 in Qatar. Il team factory ha chiuso con un doppio zero il week-end di esordio: Jack Miller si è dovuto ritirare per un problema di elettronica, il vice campione del mondo è caduto in una manovra di sorpasso su Jorge Martin. Non era certo l’inizio di stagione che l’azienda e tutti i tifosi si immaginavano.
Ovviamente qualcosa è andato storto, la Desmosedici GP22 fa i conti con problemi di dentatura, l’adozione del motore “ibrido” 2021-2022 al posto dell’ultima specifica era già un primo campanello d’allarme. Nel post gara Pecco Bagnaia ha vuotato il sacco, spinto dall’amarezza e dal nervosismo per la cocente caduta. Un fattore psicologico su cui dovrà ancora lavorare, in attesa di trovare il miglior feeling con il nuovo prototipo.
Subito dopo il Gran Premio di Losail l’allievo della VR46 Academy ha lamentato ritardi all’interno del box. Durante le prove libere ha dovuto testare diversi aggiornamenti di ciclistica per ottimizzare l’erogazione del gas e l’elettronica della GP22. Infatti per adattare la moto al motore la Rossa ha dovuto sottostare a sostanziali modifiche sulla centralina Magneti Marelli e relative mappature. “Ho cominciato la gara sapendo che non avrei potuto lottare per la vittoria, non eravamo pronti“, si è lamentato Pecco Bagnaia. “Non sono un collaudatore, sono qui per vincere“.
Parole che hanno spinto i vertici del team factory a prendere le redini mediatiche prima che fosse tardi. Il team manager Davide Tardozzi si è scusato pubblicamente con il suo pilota, Paolo Ciabatti ha assicurato che non ricapiterà. Ma a dettare la tabella di lavoro è il direttore generale Gigi Dall’Igna che non si è pronunciato fino a questo momento. Situazione sicuramente chiarita dietro le quinte, alla luce del recente rinnovo di contratto firmato prima della gara in Qatar e che lega Bagnaia e Ducati fino al 2022.
Oltre che sullo sviluppo tecnico della Desmosedici in futuro si proverà a lavare i panni sporchi in famiglia… Ma Pecco non ha nessun dubbio sul suo amore per il marchio Ducati: “Vorrei rimanere con questo team fine al termine della mia carriera“, aveva ammesso al momento del rinnovo di contratto. “La squadra non mi mette sotto pressione, faccio pressione su me stesso per essere più veloce“. Dopo il primo round MotoGP però la pressione inizia a farsi sentire.