Pecco Bagnaia svela alcuni dettagli sulla nuova Ducati. A Portimao potrebbe arrivare un’ultima decisiva novità per la Desmosedici GP23.
La Ducati è ritornata in pista da campione del mondo sul circuito di Sepang, per la prima uscita preseason del 2023, e ritorna a recitare subito un ruolo da protagonista piazzandosi nelle posizioni di vertice. Luca Marini firma il best lap con la Desmosedici GP22, Pecco Bagnaia 2° con la nuova moto a 80 millesimi. Il numero #1 del Mondiale ha percorso pochi giri a causa della pioggia, pur trovando in buona sintonia con l’ultimo prototipo di Borgo Panigale.
Non è ancora però una moto al meglio delle sue condizioni. La nuova specifica di motore causa ancora qualche grattacapo in termini di erogazione, quindi in percorrenza di curva. E resta da definire il nuovo pacchetto aerodinamico da omologare in vista della prima parte di stagione. Elementi che andranno meglio definiti nell’ultimo test in Portogallo in programma fra tre settimane. Sarà l’ultima occasione utile prima dell’inizio del campionato.
Pecco Bagnaia deve ancora definire impostazioni di elettronica e aerodinamica, su cui si è concentrato soprattutto nell’ultimo giorno di prove. “Nel pomeriggio siamo riusciti a risolvere non tutti i problemi, ma quasi, ed ora siamo esattamente al punto in cui si trova la GP22. Ho provato anche un paio di time attack“. Ma fino a quando ogni cosa non è al suo posto è difficile trovare l’attenzione per fare l’ultimo passo di qualità.
La certezza è che la Desmosedici GP22 continuerà ad essere competitiva, “durerà almeno altri due anni e lo dimostrano anche i risultati dei piloti che la utilizzano. Per quanto riguarda la GP23, gran parte del lavoro è stato svolto in rettilineo. In termini di velocità massima eravamo spaventosi. Manca ancora un po’ di maneggevolezza rispetto alla GP22, è un po’ nervosa in uscita di curva“, ha sottolineato Pecco Bagnaia.
La Ducati GP23 dovrà essere ancora migliorata e solo il test di Portimao potrebbe non bastare. Come già successo nelle stagioni precedenti l’evoluzione dovrà proseguire anche nel corso del campionato, anche se entro un mese si dovrà omologare la specifica del motore per tutto l’anno. “E’ chiaro che durante la stagione continueremo a sviluppare la moto e a migliorarla. Nei test il mio obiettivo era quello di tornare subito al livello della GP22 e ci siamo riusciti“. L’11-12 marzo si ritornerà in pista per l’ultimo test Irta preseason. Per l’occasione potrebbero arrivare altre novità: “Ho fatto le mie richieste… Ho un’idea per la testa, ma posso confermarla solo a Portimao“.