Pecco Bagnaia chiude la gara in Giappone senza punti dopo aver rimediato una caduta all’ultimo giro: un errore imperdonabile per il pilota Ducati.
Il circuito di Motegi si è rivelato terreno ostico per Pecco Bagnaia, ma non per la Ducati Desmosedici GP che vince anche questa tappa in terra nipponica con Jack Miller e piazza sul podio anche Jorge Martin, mentre il piemontese rimedia il quinto “zero” stagionale cadendo all’ultimo giro. Un errore beffardo che gli fa mandare alle ortiche 7 punti molto preziosi per la classifica iridata, con Fabio Quartararo che si allontana a +18 dopo l’ottavo posto al Twin Ring.
La sfida di Motegi ribadisce che non sempre i punti confluiscono sul pilota più veloce, ma anche (o soprattutto) a chi sbaglia meno. La caduta di Fabio ad Aragon ha riaperto i giochi mondiale, lo scivolone di Pecco in Giappone restituisce una parte di quanto aveva guadagnato dalla caduta del rivale della Yamaha una settimana fa. Non c’è tempo per disperarsi, la carovana della MotoGP sta già spostando ari e bagagli verso la Thailandia dove si scende in pista venerdì per la prima giornata di prove libere.
L’errore di Bagnaia costa 7 punti
C’è tanta rabbia e amarezza nell’angolo di box di Pecco Bagnaia che ancora non riesce a gestire certe situazioni di particolare stress fisico, mentale e tecnico. Dopo quattro vittorie e un podio di fila si è ritrovato a dover inseguire, si trattava di potare a casa il miglior risultato possibile, invece al 24° e ultimo giro è finito sull’asfalto. Si applaude ironicamente da solo, chiede scusa alla squadra, ma non serve a cambiare la situazione.
Voleva provare a tutti i costi il sorpasso su Fabio Quartararo, invece ha rimediato un colpo allo stomaco in piena corsa verso il titolo MotoGP. “Ho perso un po’ di tempo in ogni fase di accelerazione. Ma ero molto forte sui freni e in questo caso ero un po’ troppo ottimista – racconta il pilota piemontese al termine della gara di Motegi -. Per fortuna non ho toccato Fabio cadendo e non ho rovinato la sua gara“.
Partito dalla 12esima piazza in griglia, Pecco ha dovuto fare i conti non solo con l’innalzamento della pressione della gomma anteriore. Non cerca nessuna scusante il pilota Ducati, non abituato a lottare nel gruppone di dietro in questo campionato: “Non eravamo pronti per questo… Voglio chiarire che non è per questo che sono caduto. Sono caduto perché ho sbagliato e ho già chiesto scusa alla mia squadra… Forse sono stato troppo ambizioso. Se fossi rimasto dietro a Fabio o avessi aspettato un’occasione migliore per sorpassare, con il senno di poi sarebbe stato sicuramente meglio“.