Pecco Bagnaia punta al titolo mondiale MotoGP: Ducati garantisce massimo supporto al suo pilota di punta.
Ducati ad un passo dal titolo mondiale, anzi due. Tanti sono i punti che dividono il leader della Yamaha Fabio Quartararo dal pilota di punta Pecco Bagnaia, capace di recuperare quasi una novantina di punti in metà campionato. Un ruolino di marcia impressionante, unico intoppo la caduta all’ultimo giro del Gran Premio di Motegi, dove ha buttato alle ortiche punti preziosi che gli avrebbero consentito di essere attualmente in testa alla classifica.
Sul circuito del Buriram Pecco Bagnaia ha dato subito dimostrazione di maturità, ha reagito al contraccolpo psicologico ed ha guadagnato un terzo posto che vale oro colato, dopo che Quartararo non ha incassato nessun punto. A Borgo Panigale remano con tutte le loro forze sul successo del pilota piemontese, a sua disposizione la migliore moto di questo momento e dei colleghi di marca pronti a sacrificarsi per la causa comune della Ducati. Il titolo piloti manca dal 2007, troppo tempo, e i vertici aziendali vogliono mettere fine al digiuno.
Pecco Bagnaia predestinato Ducati
Nel GP della Thailandia Johann Zarco ha preferito non tentare l’attacco su Pecco Bagnaia, per non mettere a rischio la sua corsa al campionato. Gigi Dall’Igna si è recato al box Pramac Racing per ringraziare il francese, Davide Tardozzi spiega perché Jack Miller non abbia fatto altrettanto. “Jack è stato come sempre molto coraggioso in queste condizioni“, ha detto ai microfoni di AS. “Miller non ha fatto quello che ha fatto Zarco perché è dietro di 40 punti ed era a 0,7 secondi da Oliveira“.
Nelle prossime gare i punti andranno guadagnati anche con il contagocce, sarà uno sprint finale tirato al limite, salvo altri colpi di scena. In Ducati, già dalla gara di Misano, hanno chiesto di non effettuare manovre pericolose su Pecco Bagnaia e di non mettergli il bastone tra le ruote. Richiesta che hanno rispettato finora Johann Zarco e Marco Bezzecchi, mentre Enea Bastianini a San Marino, ad Aragon e Motegi non ci ha pensato due volte a mettersi davanti a Pecco.
Fino a quando i piloti sono aritmeticamente in corsa per il titolo mondiale non rispetteranno nessun ordine di squadra. Ma a Valencia molto potrebbe cambiare: “Se Pecco ha bisogno di Jack nell’ultima gara, penso che lo aiuterà sicuramente. Invece qui Miller ha dovuto pensare alle sue possibilità“, ha concluso il team manager Davide Tardozzi. Sarà un finale di stagione MotoGP incandescente: “Morirò su un circuito“, ha concluso ironicamente.