Da un campione ad un altro. Marc Marquez rende merito al carisma ed al talento di Jorge Lorenzo, presto MotoGP Legend.
Nel fine settimana a Jerez, Jorge Lorenzo verrà introdotto nella Hall of Fame della MotoGP, diventandone così una Leggenda. Un riconoscimento speciale per uno dei piloti che hanno lasciato un segno importante nel Motomondiale. Lo spagnolo era un indiscusso talento in pista, capace di far vedere i sorci verdi anche a Valentino Rossi, a lungo suo compagno di squadra, ma anche fuori. Dichiarazioni apprezzate o meno, ma sempre molto sincere, in linea con la forte personalità del pilota. Un aspetto che è stato riconosciuto nel corso della conferenza stampa inaugurale del giovedì. Marc Marquez, a lungo suo rivale e per brevissimo suo compagno di box, ha mostrato nient’altro che ammirazione e rispetto per il connazionale.
Da campione a campione
Cinque volte campione del mondo Jorge Lorenzo, otto volte Marc Marquez. Due personaggi di peso del motociclismo attuale, o del recentissimo passato nel caso del primo, visto il ritiro da qualche anno. “Era una di quelle persone speciali, con una forte personalità” ha sottolineato il #93. “Puoi essere d’accordo con lui oppure no, ma aveva il suo carattere ed era molto forte.” Ricorda poi anche il perché del ‘Martillo’, uno dei suoi soprannomi. “Quand’era il suo momento era quasi imbattibile, guidava in maniera pazzesca!” Insomma, grande rispetto per un ex rivale da cui ammette di aver imparato moltissimo negli anni.
“Ogni pilota è unico”
Jorge Lorenzo, lo ricordiamo, ha vinto tantissimo con Yamaha, battendo appunto il Dottore ad armi pari. E chissà come darebbe andata anche in Ducati, se Borgo Panigale non avesse “avuto fretta”… Nel brevissimo periodo Honda invece le cose sono andate decisamente storte. In seguito ecco appeso il casco al chiodo, ma i risultati parlano per lui. In conferenza stampa a Jerez si chiede poi a Marc Marquez si fare una sorta di confronto. Il maiorchino è stato tra i più grandi di tutti i tempi? “È impossibile fare una classifica dei campioni, e non mi piace“ è stata la risposta del pilota di Cervera. “Ogni pilota è unico: ha il suo periodo, i suoi anni e la sua storia.” Certo non omette però di rimarcare ancora il talento del collega. “Quando Lorenzo era nel suo ‘momento magico’ era davvero veloce e costante. Oltre ad avere una forte personalità, che certo ha aiutato a fare la differenza.”