La nuova assenza di Marc Marquez complica il lavoro degli ingegneri Honda e degli uomini ai box: la RC213V perde il suo nocchiere.
Nel prossimo week-end la MotoGP ritorna in scena a Barcellona e nel box Honda si ritorna a lavorare, ancora una volta senza Marc Marquez. Stagione 2020 saltata dopo l’infortunio di Jerez, assente nei primi e negli ultimi due GP del Mondiale 2021, out in Indonesia e Argentina nel 2022. E sarà difficile rivederlo in azione entro la fine di questo campionato. Al suo posto Stefan Bradl, che lavorerà al fianco di Santi Hernandez (capotecnico di Marc) e al suo staff tecnico.
Una situazione a cui sono già abituati da tempo. Il collaudatore tedesco non sarà in grado di ambire al podio, ma nelle sue mani c’è un’impresa quasi altrettanto importante: portare avanti lo sviluppo della Honda RC213V. Durante lo scorso inverno gli ingegneri HRC hanno modificato radicalmente la natura della moto, ma quando Marc Marquez è ritornato nei test invernali aveva già segnalato alcune problematiche che sono diventate evidenti gara dopo gara. Il feeling con l’avantreno era modificato, in peggio, causando non poche cadute e difficoltà in percorrenza di curva. Adesso bisognerà evitare di commettere lo stesso errore.
Honda senza il nocchiere Marc Marquez
La quarta operazione all’omero è una decisione necessaria per riprogrammare il futuro del campione e del team. “Non è una bella notizia, ma sappiamo che è per il meglio di tutti“, racconta ad ‘AS’ Santi Hernandez. Nelle prime otto gare la RC213V ha ottenuto un solo podio. Colpa dei problemi tecnici o delle condizioni fisiche del fuoriclasse 29enne? “Devi migliorare la moto, ma è anche vero che Marc non era al cento per cento. Ora dobbiamo migliorare molti aspetti della moto e cercare di dargli la moto che merita quando ritorna“.
Con il senno di poi possiamo ritenere che le ultime prestazioni di Marc Marquez possono definirsi eroiche, con un braccio destro che non consente di muoverti come vorresti e con un prototipo che non corrisponde alle esigenze della categoria e al livello degli avversari. “Con un problema di questo tipo non puoi guidare come vuoi… Ti stanchi di più, ti costa di più nei cambi di direzione e in frenata“, prosegue il capotecnico spagnolo.
Da tre anni il team Repsol Honda non sta raccogliendo quanto meriterebbe il lustro del costruttore. La speranza di tutti, addetti ai lavori e tifosi, è che l’intervento all’omero si concluda con successo e il pilota possa riprendersi in tempi celeri. La priorità degli uomini ai box sarà quello di allestire un pacchetto vincente per la prossima stagione MotoGP: “Dovremo acquisire velocità e lavorare con Honda per sviluppare la moto. È importante avere un collaudatore per testare le cose che servono“.