Marc Marquez subito veloce al ritorno in MotoGP dopo 110 giorni dall’ultima operazione al braccio destro.
La prima giornata di prove libere ad Aragon si chiude con l’8° crono per Marc Marquez, ritornato in sella alla sua Honda RC213V a distanza di 110 giorni dall’ultima operazione al braccio, la quarta in due anni. Ottava piazza nella classifica combinata e un distacco di 359 millesimi dal miglior tempo di Jorge Martin, il più veloce dei piloti Honda. Nonostante non sia ancora al top delle condizioni e la lunga pausa per la riabilitazione, nessun collega di marca riesce a tenergli testa.
Il fenomeno di Cervera ha fermato le lancette del cronometro sull’1’47.761, ma la sua posizione finale poteva essere nettamente migliore se non avesse subito un grande spavento quando ha rischiato di perdere il posteriore della sua Honda nel time attack, un movimento che gli ha fatto perdere sicuramente tempo prezioso, senza il quale sarebbe potuto essere fra i primi tre del venerdì al MotorLand di Aragon. Primi passi di una leggenda che avanza e vuole riprendersi la scena.
Continua a non fissare obiettivi per la gara, si riterrebbe soddisfatto di chiudere i 23 giri di gara vicino al gruppo dei primi cinque. Ma tutti sperano in un’impresa epica del pluricampione della Honda, afferma di essere già pronto alla sua prima caduta dopo quest’ultimo intervento al braccio destro: “Lo so che succederà prima o poi, è normale, la cosa più importante è che mi sentivo molto meglio al pomeriggio che al mattino“.
Dal punto di vista delle condizioni fisiche la prima giornata si è conclusa meglio del previsto, merito anche della sua pista di casa dove spesso viene ad allenarsi anche in privato. L’ottavo tempo non è certo il risultato che lo entusiasma, ma come primo giorno c’è molto da essere ottimisti. “Oggi sono stato il primo Honda, ma, a livello di ritmo, lontano da dove vorremmo essere Non è l’obiettivo principale, è una motivazione“.
Non è soddisfatto della sua RC213V, nonostante il nuovo forcellone in alluminio della Kalex. Continua ad avvertire un certo disagio e si sente costretto a dover modificare il suo stile di guida. “Il modo in cui guido questa moto è innaturale per il mio stile. L’ho detto nella preseason e lo continuo a dire ora. Poi ti adatti, ma non guido in sicurezza. Posso rimediare per un giro – ha sottolineato Marc Marquez -, ma per avere il passo gara serve una moto che si capisca un po’ meglio“. La moto è cambiata rispetto a quella di inizio campionato? “No, è sempre la stessa“.