Marc Marquez assente ad Austin, ma ancora una volta è il campione della Repsol Honda ad attirare i riflettori mediatici.
La Corte d’Appello della MotoGP si è espressa in merito alla sanzione inflitta a Marc Marquez dopo l’incidente a Portimao, ma la vicenda continuerà a far parlare ancora per molto tempo.
La sanzione a Marc Marquez
Nonostante l’assenza prevista anche per il GP di Austin Marc Marquez continua a fare parlare di sé. La frattura al pollice della mano destra l’ha costretto a dare forfait sia in Argentina che in Texas, il suo rientro è previsto a Jerez fra due settimane. Durante il terzo giro della gara all’Algarve ha messo giù Miguel Oliveira procurandosi un infortunio che rende tutto in salita la sua stagione.
L’episodio è passato al centro dei riflettori non solo perché Marc non è nuovo a certi episodi, ma anche per la sanzione del doppio Long Lap Penalty che gli hanno comminato i Commissari di Gara. Nella trascrizione della penalizzazione gli hanno indicato la gara di Termas de Rio Hondo come gara in cui scontarla, ma Honda ha annunciato il giorno dopo la sua assenza a causa dell’infortunio. A quel punto il FIM Panel orchestrato da Freddie Spencer ha corretto la notifica indicando la “prossima gara”, ma il dado era ormai tratto.
La decisione della Corte d’Appello
La squadra diretta da Alberto Puig ha presentato ricorso alla Corte d’Appello della MotoGP, che si è espressa alla vigilia del prossimo round negli States. Per il momento ha sospeso l’esecuzione del doppio Long Lap Penalty, ma si prende tempo prima di adottare una decisione definitiva. Intanto Marc Marquez salterà il weekend sul Circuit of the Americas, al suo posto scenderà in pista Stefan Bradl, ormai abituato a prendere il suo posto dopo l’infortunio di Jerez del 2020.
Non certo una buona notizia per il team Repsol Honda, che si aspettava ben altro inizio di Mondiale. Il suo pilota di punta è fermo a 7 punti in classifica ed è chiamato ad una difficile rimonta per puntare al titolo iridato. In caso di mancato successo l’otto volte campione potrebbe decidere di guardarsi intorno sul mercato, ma trovare un costruttore non sarà per nulla semplice considerando il suo ingaggio super. Troppo presto per fare previsioni del genere, ma in MotoGP la velocità è un fattore chiave anche sul mercato piloti e presto sarà già argomento del giorno.