Luca Marini ed il team VR46 non raccolgono quanto sperato in Qatar. Parte di un GP complicato per Ducati, con due sole eccezioni.
Si è appena concluso il primo evento della stagione MotoGP 2022, con più bassi che alti per Ducati. Tra i primi c’è anche Luca Marini, fresco zio di Giulietta Rossi, neonata figlia del fratello Valentino, ma che certo sperava in un inizio ben diverso in sella alla Desmosedici GP22. Una moto però che si sta rivelando ancora piuttosto acerba e che ha provocato non poche difficoltà al vice-iridato Moto2 2020, alla sua seconda annata in top class. Stavolta con i colori del team VR46, al debutto in questa categoria e motorizzato dalla casa di Borgo Panigale. Ma qualcosa, anzi tante cose non stanno funzionando al momento…
Il weekend è iniziato con problemi di feeling all’anteriore (non l’unico ad averlo evidenziato) più un bel botto nel corso dei turni del venerdì. Sabato ha chiuso molto indietro in qualifica, domenica è riuscito a beneficiare di alcune cadute per chiudere 13° e quindi a punti. Ma il vice-iridato Moto2 2020 è tutt’altro che contento del suo primo GP della stagione. “È stato un disastro, credo il GP peggiore della mia carriera! Nei primi due giorni il feeling in sella era davvero strano ed avevo tanti problemi di turning” ha ammesso Marini. Il primo aspetto se non altro è migliorato, ma sul resto c’è ancora molto da lavorare. “Siamo ancora indietro, soprattutto per quanto riguarda l’elettronica.” Una difficoltà ammessa anche dai piloti Ducati Team e Pramac Racing, gli altri con la GP22. “È una moto nuova e c’è parecchio da fare, ma so che Ducati sta facendo il possibile per tornare al livello dell’anno scorso” ha aggiunto il pilota VR46.
Il disastro, come accennato inizialmente, ha riguardato varie Ducati. Il primo a salutare la compagnia è stato Jack Miller, fermato da un problema elettronico, seguito poco dopo dall’esordiente Marco Bezzecchi, ritiratosi in seguito ad un incidente. Ma ha fatto scalpore soprattutto il botto tra Pecco Bagnaia e Jorge Martín: il tentativo di sorpasso da parte del primo non è andato a buon fine, ne è seguita una scivolata che ha travolto l’incolpevole compagno di marca. Il pilota Pramac, ritrovatosi nella carambola proprio in mezzo alle due Ducati, non ha nascosto la paura provata in quegli attimi. Gli è andata molto bene, visto che se l’è cavata con una mano dolorante, senza altre conseguenze. Bagnaia, oltre alle scuse, ha però pizzicato Ducati per i troppi test svolti sulla GP22 (e finiti solo durante le libere del GP del Qatar!), a cui è seguita l’impossibilità di prepararsi al meglio per l’inizio di campionato. Da parte dei vertici della Rossa sono già arrivati i mea culpa per gli errori di calcolo gestione dei lavori.
Le vere note liete del fine settimana in Qatar sono Enea Bastianini e Johann Zarco, nonché gli unici piloti in rosso presenti in top ten. Il primo, con la Desmosedici 2021, ha conquistato una strepitosa prima vittoria e quindi i primi punti in classifica costruttori per Ducati. Per quanto riguarda il francese di Pramac, la sua gara è stata ben più complessa: ai problemi in qualifica è seguita una partenza da dimenticare, che l’ha fatto scendere in 20^ posizione. Da lì è scatta l’agguerrita rimonta che l’ha portato fino all’ottava posizione al traguardo, limitando così i danni. Ultimo della lista è Fabio Di Giannantonio, alla sua prima gara MotoGP chiusa in 17^ e penultima posizione, davanti solo al collega rookie Raúl Fernández.