Sta per finire il calvario di Pol Espargarò in sella alla Honda: nel suo angolo di box non arrivano gli ultimi aggiornamenti.
Basta citare i numeri per illustrare al meglio la difficile condizione di Pol Espargarò, in questo finale di avventura insieme alla Honda. Solo tre punti raccolti nelle ultime otto gare, Marc Marquez subito più veloce nonostante lo stop di oltre cento giorni e un braccio destro operato per quattro volte. Si sta rivelando un calvario questa seconda parte di Mondiale per il pilota di Granollers, che non vede l’ora di voltare pagina e ritornare in KTM.
Nel weekend di Aragon tutto è andato storto, con un 18° posto nelle qualifiche, ultimo pilota Honda in griglia di partenza. Pol Espargarò ha tagliato il traguardo al 15° posto, dopo aver lottato con il rookie della KTM Remy Gardner nelle fasi finali. “E’ stata una gara molto difficile e non avevamo la velocità necessaria per fare di più“, ha commentato al termine del Gran Premio in terra spagnola. “Non mi sono sentito a mio agio sulla moto per tutto il fine settimana“.
Pol Espargarò aspetta il nuovo capitolo KTM
A complicare la domenica aragonese l’incidente avvenuto davanti a sé e che ha visto protagonisti i compagni di marca Marc Marquez e Taka Nakagami. “Il primo giro è stato davvero complicato, c’era fibra di carbonio dappertutto e ho dovuto correggere la mia traiettoria per evitare ‘Taka’“. Non cerca però alibi, il risultato è frutto del pessimo feeling con la Honda RC213V. “Non riesco a guidare questa moto nel modo in cui deve essere guidata. Inoltre, non sto ricevendo nulla che mi aiuti ad adattarmi meglio“.
A differenza di Marc Marquez e Taka Nakagami continua ad usare la stessa moto con cui ha iniziato la stagione. Dal momento che passerà in KTM nel 2023 non riceverà gli ultimi aggiornamenti che arrivano dalla Casa di Tokyo. “Non riesco a sfruttare il mio stile di guida, sono debole e lento. Non è una sensazione piacevole quando si entra in curva e si teme sempre che la moto possa fare un highside” .
Pol Espargarò deve stringere i denti ancora per cinque gare, prima di potersi concentrare solo sul progetto KTM. Condividerà il box Tech3 con Augusto Fernandez e potrà finalmente mettere la parola fine ad un biennio complicatissimo con HRC. Era un rischio che aveva messo nel conto, ma non avrebbe potuto vivere con il rimorso di non averci provato.