Fabio Quartararo carico verso la tappa in Austria. “Dopo Silverstone ero deluso, ho usato l’energia in maniera produttiva.”
Due Gran Premi non proprio secondo le aspettative, urge voltare pagina. Non c’è Fabio Quartararo abbia troppo da temere al momento, visto che il margine sui rivali in classifica MotoGP è ancora rassicurante. Ma questo al momento è l’unico aspetto: guardando alla pista c’è di che preoccuparsi, vista la crescita esponenziale di Ducati e soprattutto di Aprilia. Mentre l’iridato in carica dispone di una Yamaha M1 non esattamente all’altezza della Desmosedici e della RS-GP… Quartararo però non vuole perdere la concentrazione. Gli ultimi due GP sono in passato, ora si guarda all’Austria ed ai successivi 7 round. C’è un titolo MotoGP da confermare.
Il pilota francese si è lasciato alle spalle la sua versione 2020. Quando cioè ha perso con troppa facilità la concentrazione, lasciando volare via una più che possibile battaglia per il titolo iridato… Il Fabio Quartararo del 2021 non è una meteora, ma è quello che abbiamo visto anche nella prima parte di stagione. Quando cioè ha raddrizzato da solo un inizio di stagione complesso, trovando i suoi punti forti e sfruttandoli. Basterà contro gli agguerriti rivali? La mentalità verso il Red Bull Ring intanto è quella giusta. “Ero deluso dopo Silverstone, ma ho usato quell’energia in maniera produttiva.” Ovvero allenandosi e ritrovando la giusta dose di concentrazione verso il nuovo GP. E non ci saranno problemi stavolta. “Senza sanzioni in sospeso, sarà tutto più normale“ ha sottolineato Fabio Quartararo. Pur ammettendo che “Quello di Spielberg non è uno dei nostri circuiti migliori. Ma sono salito sul podio due volte. Se riusciamo a mantenere la giusta attitudine, possiamo fare bene.”
Una mentalità confermata anche attraverso le dichiarazioni della squadra. “Impariamo dagli errori. Sarà un GP difficile, ma puntiamo al miglior risultato possibile” ha infatti dichiarato Massimo Meregalli. Per Yamaha è anche un round particolare: nel GP di Stiria ci fu il ‘fattaccio’ con Vinales, che non prese parte al GP d’Austria, per poi essere appiedato… In un certo senso un’arma in più al nemico, visto che lo spagnolo sta emergendo con Aprilia! Ma questa è un’altra storia, ora Yamaha e Quartararo hanno ben altro a cui pensare: per esempio, come sfruttare al meglio una M1 più lenta delle moto dei rivali. Su un tracciato ostico per il binomio, che vanta solo tre podi dal 2016, anno del ritorno della pista nel calendario MotoGP. In quell’anno ci ha pensato Jorge Lorenzo con un 3° posto, in seguito tocca a Fabio Quartararo nel 2019 (col team satellite) e nel 2021 (nel GP di Stiria). Servirebbe l’impresa per rispondere a tono ai rivali.