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MotoGP

MotoGP, la svolta Yamaha: Lin Jarvis annuncia il rinnovo

La Casa di Iwata lavora in gran segreto per l’evoluzione della Yamaha M1, Lin Jarvis annuncia il primo rinnovo di contratto.

Fabio Quartararo – Motori-News

Yamaha inizia a piazzare i primi tasselli per la stagione MotoGP 2023. Franco Morbidelli resterà in sella alla YZR-M1 anche il prossimo anno, vincolato da un contratto in scadenza al termine del prossimo campionato. Per sperare in un matrimonio di lunga durata serve una svolta nelle prestazioni, ma forse paga anche lo scotto di aver cambiato tre capitecnici in poco più di un anno e il feeling con la moto è ancora lontano anni luce.

Nei prossimi giorni potrebbe arrivare anche la firma di Fabio Quartararo. Il suo manager Eric Mahè chiede ulteriori garanzie tecniche, vuole valutare le bozze dei progetti 2023 prima di dire finalmente sì, ma per il campione francese della MotoGP non ci sono valide alternative. Resta una flebile possibilità di approdare in Honda, ma ora che sul mercato sono liberi Alex Rins e Joan Mir (a prezzi decisamente più bassi rispetto a ‘El Dablo’) Yamaha resta la miglior possibilità.

Il test team Yamaha rinnova con Crutchlow

Lin Jarvis – Motori.News

Lin Jarvis è al lavoro anche sul test team. In occasione del week-end di Le Mans ha ammesso di aver rinnovato con Cal Crutchlow fino alla fine del 2023. Negli ultimi anni Yamaha non ha fatto molto affidamento sul suo collaudatore, vedi i casi di Jonas Folger e Jorge Lorenzo. Ma dal 2022 gli ingegneri hanno allestito un programma più intenso di test con il pilota britannico ex Ducati e Honda che sta macinando chilometri tra Jerez e Aragon.

Non ha partecipato al test MotoGP ufficiale del 2 maggio a Jerez, in quanto non c’era lavoro per lui. “Aveva già testato tutto il nuovo materiale a Jerez e Aragon“, ha spiegato Lin Jarvis a Speedweek.com. “Stiamo testando molto di più con Cal, ora ha un contratto biennale con noi fino alla fine del 2023. Stiamo portando avanti un programma di test in modo più serio rispetto agli anni precedenti. In Giappone, i controlli di base vengono effettuati dai nostri tester locali“.

Ma è solo la prima parte del lavoro di collaudo. Dal Giappone le nuove componenti passano sulla M1 guidata da Cal Crutchlow, fino all’analisi finale che tocca a Fabio Quartararo e Franco Morbidelli durante i week-end di gara o in occasione dei test Irta (il prossimo a Jerez dopo il Gran Premio). Da quest’anno Yamaha non può fare affidamento su Kota Nozane, impegnato nel WorldSBK. Nel paese del Sol Levante è Katsuyuki Nakasuga il primo a testare ogni novità che esce dai laboratori del marchio dei diapason. Una catena di collaudo che diventerà ancora più importante se dalla prossima stagione MotoGP Yamaha correrà senza un team satellite.

Luigi Ciamburro