MotoGP, la sfida s’infiamma: Gigi Dall’Igna risponde agli avversari

Ducati vive il suo momento di grazia e conta su una supremazia tecnica e numerica che dà fastidio ai costruttori rivali. Gigi Dall’Igna ribatte alle richieste degli avversari.

Gigi Dall'Igna
Gigi Dall’Igna – Motori.News

La supremazia Ducati dà molto fastidio ai marchi rivali che chiedono un cambio di regolamento. Il Direttore Generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna risponde agli avversari.

Otto Ducati sulla griglia MotoGP

Ducati è campione in carica, leader del Mondiale 2023 con Marco Bezzecchi seguito da Pecco Bagnaia, può vantare ben otto moto in griglia di partenza, il pacchetto più competitivo. Una supremazia che ai costruttori rivali inizia ad essere scomoda e negli ultimi anni hanno chiesto più volte dei cambiamenti al regolamento per tentare di arginare lo strapotere del marchio emiliano.

Pecco Bagnaia sulla Ducati Desmosedici
Pecco Bagnaia sulla Ducati Desmosedici – Motori.News

È capitato con l’aerodinamica, con i dispositivi holeshot, adesso Aprilia e le altre Case chiedono di imporre un limite massimo di squadre clienti per ogni costruttore. Gigi Dall’Igna non ci sta e risponde per le rime alle richieste degli avversari: “Da quando sono in MotoGP non ho mai chiesto di modificare il regolamento. Gli altri costruttori vogliono sempre apportare cambiamenti. Io studio le regole e agisco di conseguenza“, ha dichiarato in un’intervista a Speedweek.com.

Gigi Dall’Igna risponde agli avversari

Nulla vieta che Ducati abbia otto moto in griglia e vuole proseguire su questa strada anche nella prossima stagione, sebbene sia consapevole che prima o poi dovrà cedere un team satellite per forza di cose. Grazie al libero mercato ha potuto scritturare sia il team Gresini Racing che il Mooney VR46 Racing Team nel 2022, offrendo un prototipo vincente a condizioni economiche più vantaggiose degli avversari. Anche la squadra di Valentino Rossi ha preferito optare per Ducati piuttosto che per Yamaha, ognuno era libero di fare la propria offerta e accettare di seguire un marchio piuttosto che un altro.

A Massimo Rivola, amministratore delegato Aprilia Racing, non piace vedere due Yamaha e otto Ducati e invoca di limitare a sei il numero di prototipi per ogni costruttore. Il direttore generale della Casa di Borgo Panigale rilancia la sfida, ricorda che i costi di leasing in Ducati sono piuttosto alti e ribatte: “Il regolamento non prevede un numero limite di team o piloti, c’è la libera concorrenza. Non so cosa ci sia di ingiusto in questo. Se Aprilia vuole più moto in griglia, può provare a convincere più squadre. Ogni squadra MotoGP può scegliere liberamente sulla scelta del materiale“.

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