KTM sta per concludere una stagione poco esaltante in MotoGP. Ma i vertici austriaci pronti a investire sull’aerodinamica con ingegneri della F1.
Per KTM non è certo una stagione esaltante, ma la Casa di Mattighofen lavora in silenzio in prospettiva futura. Ha inglobato nella sua organizzazione Francesco Guidotti e Fabiano Sterlacchini, rispettivamente team manager e direttore tecnico. Comprende gli errori commessi, come puntare su due rookie nello stesso box, come avvenuto con Raul Fernandez e Remy Gardner.
Da qui la scelta di dare una svolta alla line up dei team satellite e factory. Arriva l’esperto Jack Miller dopo una lunga parentesi Ducati, che ritrova una vecchia conoscenza come Guidotti. Riconfermato per contratto Brad Binder, nella squadra di Hervè Poncharal arriva invece Pol Espargarò che già ha conosciuto la KTM RC16, contribuendo alla sua evoluzione fino alla stagione 2020. La Casa austriaca fa un pieno di esperienza, vuole raccogliere risultati e dietro le quinte stanno per arrivare nuove figure tecniche provenienti dalla F1.
KTM guarda alla Formula 1
Nelle sue sei stagioni nella classe regina, KTM ha ottenuto sei vittorie tra Miguel Oliveira e Brad Binder. Risultati non ancora entusiasmanti per un marchio abituato ad eccellere in ogni competizione. Considerati anche gli ottimi risultati raccolti da Aprilia nell’ultimo anno, grazie anche all’arrivo di Massimo Rivola e altri ingegneri dal Circus, a Mattighofen vogliono seguire la stessa strada. La filosofia Aprilia ha colpito in particolare il boss KTM Stefan Pierer: “Rivola è molto intelligente. Lui mi piace molto. Veniva dalla F1 e ha portato con sé molta esperienza a livello di aerodinamica“.
L’intenzione è sfruttare la partnership con Red Bull e la Formula 1 per ingaggiare tecnici esperti che consentano alla RC16 di fare un ulteriore step. “Il prossimo anno aumenteremo il personale proveniente dalla F1”, ha detto Stefan Pierer ad Autosport.com. “Fortunatamente abbiamo una relazione di lunga data con la Red Bull, che è una squadra vincente, quindi sappiamo a quale porta bussare. La Red Bull ha centinaia di tecnici esperti di aerodinamica. Sarà una delle chiavi del 2023“.
Non è certo un caso che Red Bull sia campione del mondo 2021 e al comando del Mondiale 2022 di Formula 1 con Max Verstappen. Il colosso austriaco delle bibite energetiche non vuole essere da meno in MotoGP. Gli investimenti hanno il loro peso nel tempo e KTM sta solo preparando il terreno. Miller ed Espargarò sono chiamati ad aprire un nuovo capitolo.