KTM affila le armi per la stagione MotoGP 2023. Brad Binder e Jack Miller hanno un compito importante da svolgere.
In MotoGP si parla tantissimo di Ducati, Pecco Bagnaia in particolare, di Fabio Quartararo, di Marc Marquez, di Aprilia per il 2023. Ma c’è qualcun altro che vuole farsi largo. Parliamo di KTM, che ha ufficialmente aperto la nuova stagione con la presentazione delle RC16, del confermato Brad Binder e del nuovo arrivato Jack Miller. Un duo che piace molto ai vertici KTM, una formazione chiamata nientemeno che a dare forma alle grandi speranze di Mattinghofen. Non ci si nasconde, l’obiettivo è uno solo, ovvero puntare molto, molto in alto in classe regina.
L’obiettivo primario di questo 2023 arriva direttamente dal team manager Francesco Guidotti. “Siamo un team factory, l’unico obiettivo che possiamo avere è il titolo. Più facile a dirsi che a farsi!” ha ammesso. Si riparte da un primo anno senza concessioni, vissuto tra alti e bassi, ma con rinnovata energia e voglia di fare bene. “Il secondo posto nella classifica delle squadre è un punto da cui ripartire“ ha aggiunto Guidotti. Sarà un anno molto lungo, con 21 GP e l’aggiunta delle gare sprint, la grande novità del 2023, per un totale di 42 gare da disputare. “Dovremo mantenerci costantemente in top 5“ ha rimarcato il team manager KTM, per poi parlare dei due piloti. “Jack e Brad sono una combo speciale: la squadra sarà molto forte con queste due personalità.” La nuova formazione piace anche a Pit Beirer, KTM Motorsports Director. “Ci stanno spingendo tanto ed è ciò di cui abbiamo bisogno“ ha infatti sottolineato.
Come detto, obiettivo non da poco per questa formazione rinnovata a metà. Brad Binder è alla sua quarta stagione in MotoGP ed è la conferma della struttura. È stato il più costante finora per la squadra di Mattinghofen, ma è scontato dire che ora gli si chiede ben di più. Chissà poi dove può arrivare Jack Miller, che ha davanti la possibilità di scrivere un pezzo di storia. Prima però dovrà adattarsi alla RC16, poi vedremo… Certo è che KTM non si accontenterà di quanto raggiunto fino a fine 2022. Ora si punta in alto, con la determinazione a dare filo da torcere a Ducati ed Aprilia in primis, così come ai marchi giapponesi che invece arrancano un po’ di più. Ma che certo si faranno vedere di nuovo nel 2023. Dove può arrivare KTM? La sfida è lanciata.