Joan Mir tiene la sua prima intervista da pilota Honda. Inevitabile parlare del suo nuovo compagno di box Marc Marquez.
Honda non ha perso tempo a presentare Joan Mir con i suoi nuovi colori. Ha atteso la fine del 2022, quando scadeva il contratto del pilota maiorchino con Suzuki, per postare le prime immagini e concedergli la prima intervista. Il campione del mondo 2020 proverà a vincere una grande scommessa, in un momento storico molto particolare per la Casa giapponese, ultima in classifica costruttori dopo un Mondiale scadente in termini di risultati (solo due podi).
L’ex Suzuki ha potuto provare la RC213V in una giornata di test lo scorso novembre, ha iniziato a studiare i primi dettagli ergonomici, dialogato con Marc Marquez, Alberto Puig e lo staff della nuova squadra. Quando si vestono i panni Honda non ci può essere obiettivo diverso dalla vittoria. “Cerco di adattarmi a questa nuova sfida con ottimismo e voglia di iniziare bene in una nuova squadra“, ha esordito Joan Mir nell’intervista diretta da Honda.
La nuova moto richiederà più impegno fisico rispetto alla GSX-RR che ha guidato per quattro anni, uno stile di guida diverso, un processo di adattamento impossibile da prevedere in quanto a lunghezza. Ma non poteva tirarsi indietro quando gli è stata presentata l’occasione di essere un pilota Honda. “Penso che ogni pilota abbia sognato questi colori. Fare parte di questo team mi rende molto orgoglioso… Sono giovane e posso provare a ripetere quanto fatto in passato“.
Il primo rivale da battere è il compagno di box e in questo caso si parla del pluricampione Marc Marquez, reduce da un triennio complicato e costellato di infortuni e operazioni. Tra i due ci sono stati dei piccoli screzi in passato, ora è il momento di collaborare per il bene comune del costruttore. “Condividere il box con Marc è una vera sfida, perché è il miglior pilota in griglia e quello con più titoli“. Potrà studiare i suoi dati e velocizzare l’adattamento alla moto, ma il confronto non sarà semplice.
Finora nessuno è riuscito a fare meglio di lui, da Dani Pedrosa a Jorge Lorenzo fino a Pol Espargarò. “Spingere insieme nella stessa direzione è molto importante, piuttosto che andare ognuno nella sua direzione“, ha sottolineato Joan Mir. “Vogliamo intraprendere la strada giusta insieme“. Il prossimo test si terrà a Sepang a febbraio, saranno tre giorni importanti per studiare al meglio la RC213V e tastare il lavoro svolto dagli ingegneri giapponesi durante la pausa invernale.