MotoGP, il lato rosa del paddock: Nadia Padovani Gresini e Ana Carrasco

Gran Premio del Qatar con due donne protagoniste. Nadia Padovani, a capo del team Gresini in MotoGP, vincente con Enea Bastianini, e Ana Carrasco, la pilota di ritorno in Moto3 per una nuova sfida.

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Nadia Padovani Gresini e Ana Carrasco – MotoriNews

Si è appena concluso il primo evento del Mondiale MotoGP 2022: tre gare molto intense, vinte da tre ragazzi italiani. Ma vale la pena di sottolineare la presenza di due donne in particolare, protagoniste in maniera diversa in due differenti categorie. Una è Nadia Padovani, che ha preso le redini del team Gresini dopo la scomparsa del marito Fausto. La seconda è la pilota Ana Carrasco, iridata Supersport 300 2018 e tornata nel Motomondiale per la prima volta dal 2015, mettendo a referto domenica la sua prima gara Moto3 da allora. Due interessanti sfide appena iniziate in questo 2022 e decisamente da osservare.

La forza dei sogni

Era difficile continuare un progetto avviato dal bicampione del mondo e poi manager di peso all’interno del paddock. Un anno fa con Fausto Gresini è mancato il perno, il punto di riferimento di una squadra che ormai era diventata una parte importante del Motomondiale. Ma Nadia Padovani, dal 1987 accanto all’ex pilota di Imola, non ha voluto mollare: il progetto del marito del marito doveva andare avanti. “L’ho deciso al funerale, d’impulso” ha ricordato a ‘La Gazzetta dello Sport’. Assieme ai figli Lorenzo e Luca (le figlie Agnese ed Alice sono ancora troppo giovani) ha preso così le redini della struttura. Contando anche sull’immancabile supporto di Carlo Merlini, storico braccio destro di Gresini.

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Nadia Padovani Gresini – MotoriNews

Non mancano parecchie difficoltà anche economiche, ma il progetto va avanti: la squadra MotoGP torna indipendente, arriva l’accordo con Ducati, i piloti 2022 sono Enea Bastianini e l’esordiente Fabio Di Giannantonio. E proprio dal primo, già in bella evidenza nei test, arriverà la prima grande soddisfazione di questo nuovo corso. La pole sfiorata sabato si trasforma in una strepitosa prima vittoria, un risultato dalle mille sfumature. Le lacrime di Nadia Padovani, “nei cui occhi ho rivisto lo sguardo e la determinazione di Fausto”, come ha sottolineato Bastianini, per la forza di un progetto che continuerà a dire ancora molto.

Il ritorno

Passiamo ora alla categoria Moto3, che ha ritrovato nelle sue file una ragazza per la prima volta dal 2018, la wild card giapponese Shizuka Okazaki. A tempo pieno, dobbiamo tornare al 2017 con María Herrera, da anni passata alla MotoE. Ana Carrasco, prima donna ad andare a punti nella categoria erede della storica 125cc, ha ripreso la sfida in questo campionato dopo tanti anni nelle derivate di serie. Uno spostamento che le ha portato il Mondiale Supersport 300 nel 2018, entrando definitivamente nella storia dei motori. Pochissime donne sono andate a punti nei mondiali di velocità ‘maschili’, ancora meno hanno vinto un iride (prima di lei solo Kirsi Kainulainen nel 2016 nei sidecar).

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Ana Carrasco – MotoriNews

Ma ad inizio 2022, una volta confermata la sua assenza nella entry list SSP300, ecco la notizia del ritorno in Moto3, ingaggiata dal team BOE. Dopo i test, questo fine settimana la pilota murciana si è cimentata nella prima vera sfida, ovvero il suo primo GP dopo anni. Il processo di adattamento continua, passando attraverso la 26^ casella in griglia e la 20^ piazza alla bandiera a scacchi, tra duelli in pista e tempi sempre migliori. “Siamo riusciti a migliorarci costantemente, riducendo il gap dai primi” ha sottolineato Carrasco a GP concluso. Non c’è tempo per fermarsi, bisogna già lavorare per il primo evento previsto nel weekend 18-20 marzo in Indonesia. “Devo migliorare soprattutto il venerdì, per poi riuscire a qualificarmi meglio sabato” ha aggiunto. “Il primo weekend però è andato bene.”

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