Alex Marquez ha vissuto un lungo calvario con la Honda. In sella alla Ducati ritrova il sorriso e le prestazioni.
Alex Marquez ha chiuso davanti a suo fratello Marc nella classifica combinata del test Irta in Malesia e si toglie una piccola soddisfazione nei confronti del suo ex costruttore Honda. Ha esordito in classe regina alla fine del 2019 con il classico test di fine anno a Valencia, dopo aver conquistato il titolo iridato in Moto2. Per lui subito a disposizione un posto nel team Repsol Honda al fianco di suo fratello, approfittando dell’addio anticipato di Jorge Lorenzo.
Moto GP, Alex Marquez e il calvario Honda
Neppure il tempo di scendere in pista, nella stagione 2020 contrassegnata dall’era Covid e al via nel mese di luglio, che Alex Marquez era stato già dirottato nella squadra satellite LCR per il 2021, per fare posto al neo firmatario Pol Espargarò. Una scelta che ha dovuto digerire come un boccone amaro, ma che ha incassato con diplomazia e professionalità. Due podi all’esordio, poi un vuoto assoluto di risultati ed emozioni, complice l’infortunio di suo fratello Marc Marquez che ha mandato in tilt lo sviluppo della RC-V e il lavoro dei tecnici Honda.
Soprattutto nella stagione 2022 il minore dei fratelli Marquez si è sentito escluso da ogni progetto dell’Ala dorata, non ha ricevuto nessun aggiornamento dall’inizio alla fine del campionato. A quel punto, insieme all’ex manager Emilio Alzamora, ha approfittato della finestra di mercato per guardarsi intorno. Ha scelto l’opzione migliore a disposizione, la Ducati del team Gresini Racing. A sua disposizione la GP22 con cui Pecco Bagnaia ha vinto il titolo mondiale e con cui ha instaurato subito un buon feeling.
Il nuovo capitolo Ducati
Dopo il test a Sepang Alex Marquez analizza lucidamente i pro e i contro della nuova moto. “Soffro in frenata, dietro mi manca un po’ di grip, su questo lavoreremo a Portimao“. Poi si toglie qualche sassolino dalla scarpa… “Non mi sentivo così dal primo anno (in classe regina, ndr). Non ho nulla da rimproverare a LCR, c’era sempre una buona atmosfera, anche se i risultati non erano soddisfacenti“.
I tre anni con HRC hanno rischiato di spegnere stimoli e voglia di continuare, invece da quando è montato in sella alla Ducati Desmosedici ha ritrovato il sorriso e vuole puntare alla prima vittoria in MotoGP. E, soprattutto, dimenticare il triennio passato: “Ho dovuto subire molte critiche e molte persone hanno dubitato di me – ha sottolineato il neo pilota del team Gresini Racing ai microfoni di Dazn -. Ho scelto di prendere la moto migliore per provare a dimostrare a me stesso che sono ancora veloce“. Adesso in Honda i problemi continuano ma non gli riguardano più. “Non possono risolvere in poco tempo“.