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MotoGP

MotoGP, Franco Morbidelli: Monster Yamaha si aspetta una “vendetta”

Dopo l’infortunio al ginocchio nella stagione MotoGP 2021, Franco Morbidelli è chiamato al riscatto con la Yamaha M1 del team factory.

Franco Morbidelli – MotoriNews

Nel 2020 Franco Morbidelli si è confermato vicecampione del mondo di MotoGP con la Yamaha M1 del team satellite SRT. L’anno successivo ha vissuto un po’ in ombra: dopo un podio a Jerez non è riuscito ad esprimersi come nella precedente stagione e l’infortunio al ginocchio sinistro ha complicato tutto. Il lato positivo è che ha approfittato del divorzio tra Iwata e Vinales per guadagnarsi un posto nel team factory a cui resterà legato da contratto almeno fino alla chiusura del Mondiale 2023.

Nei test invernali ha continuato a prendere dimestichezza con il prototipo dei diapason. E soprattutto a vagliare la condizione fisica, al momento non ancora ottimale. “Fisicamente non sono proprio all’altezza, appena torno ai box vorrei smettere“, ha sintetizzato dopo il test in Indonesia di metà febbraio. La prima gara del Qatar sarà un esame generale di inizio campionato, ma con la consapevolezza di doversi riguadagnare la fiducia della Yamaha, perché solitamente i contratti si basano sui risultati dell’anno prima…

Franky Morbidelli voglia di riscatto

Franco Morbidelli – MotoriNews

Da pilota ufficiale Yamaha ha totalizzato appena 7 punti nelle ultime cinque gare. Servirà una decisa inversione di tendenza per Franco Morbidelli e i vertici del team contano molto sui suoi risultati. Massimo Meregalli è certo che il pilota della VR46 Academy si adatterà molto bene alla nuova moto. “Da Franco mi aspetto una sorta di vendetta dopo la scorsa stagione“, ha detto il team manager. “Troppe cose sono andate storte“.

Bisogna sottolineare che Morbidelli ha voluto anticipare i tempi del rientro per sfruttare al meglio gli ultimi week-end di gara e spingere su un feeling migliore con la YZR-M1 e con la nuova squadra. Ha lasciato il suo capotecnico Ramon Forcada al servizio di Andrea Dovizioso nel box satellite, al suo seguito gli è stato affidato Patrick Primmer. A Mandalika ha chiuso con il 5° crono assoluto l’ultima sessione di test, ma senza riuscire a prendere pieno possesso delle specifiche 2022.

Quanto l’ungo sarà il processo di adattamento non può saperlo neppure il pilota. Un dato è certo: dovrà modificare il suo stile di guida e farlo in tempi brevi se vuole puntare al podio. “Si comporta in modo diverso rispetto alla versione 2019, sento ancora di essere legato più alla ’19 che alla ’22. Quindi, devo fondermi un po’ meglio con la nuova moto“.

Luigi Ciamburro