Carmelo Ezpeleta introduce la gara Sprint in MotoGP e ribatte alle critiche dei piloti che si dicono poco coinvolti nella decisione.
Con una conferenza stampa tenuta da Carmelo Ezpeleta, Hervé Poncharal e Jorge Viegas è stato ufficializzato l’ingresso della gara Sprint nel format della MotoGP. Dalla prossima stagione in ogni sabato di Gran Premio ci sarà una gara dimezzata per numero di giri e punteggio, con un minimo di 10 giri e 12 punti per il vincitore, 9 punti per il 2°, 7 punti al 3° e via via a scalare fino al 9° classificato che guadagnerà 1 punto.
Una mossa strategica da parte della Dorna che, dopo l’addio di Valentino Rossi, sta provando a correre ai ripari per innalzare il livello dello show. Carmelo Ezpeleta vuole mettersi al passo con i tempi, con le esigenze del mercato, delle tv, degli investitori. Una svolta promossa dai team, ben vista da quasi tutti i team manager che vedono una buona occasione per accrescere le entrare economiche. Ma molti piloti si sono detti contrari e hanno lamentato il fatto di non averne discusso in Safety Commission.
Botta e risposta nel paddock MotoGP
Bisogna sottolineare che in Commissione Sicurezza si parla principalmente di come migliorare la sicurezza in pista. I cambiamenti di format non vanno discussi con i piloti ma con i team. Carmelo Ezpeleta fa chiarezza su diritti e doveri di Dorna e dei piloti: “Il mio obbligo con loro è quello di parlare di sicurezza, sui cambiamenti di format sono le loro squadre che dovevano informarli“, ha precisato il CEO della Dorna.
Ritorna in auge il discorso di un sindacato che possa tutelare i piloti, non solo in termini contrattuali. Un discorso privo di fondamento per Ezpeleta: “Sono cose che i piloti hanno detto su suggerimento dei media. Nessuno di loro mi ha parlato di questa necessità, parliamo di tutto in Safety Commission. In nessuno sport al mondo c’è un così buon rapporto tra organizzazione e sportivi come succede in MotoGP“.
Tra le voci più critiche nei confronti della gara Sprint c’è sicuramente quella del campione in carica Fabio Quartararo, che ha dato parere contrario sin dal venerdì, quando è cominciata a circolare la notizia nel paddock. “Non dico cosa ho detto a Carmelo, ma non ho cambiato idea“, ha detto il pilota francese della Yamaha. “E comunque a livello di statistiche, la Sprint non dovrebbe contare come vittoria, visto che la gara vera è la domenica“. Da qui a Misano ci sarà tempo per pianificare ogni dettaglio. Ma i piloti dovranno discuterne, per adesso, con i loro team.