Enea Bastianini non del tutto soddisfatto nel day-1 in Indonesia. Obiettivo top 5 centrato, ma c’è anche un’inattesa caduta su una pista difficile.
Una prima giornata non proprio in linea con le aspettative per Enea Bastianini. A fine FP2 è arrivata la top 5 combinata, il primo passo per questo fine settimana, ma non è mancato anche un inatteso incidente. Fortunatamente senza conseguenze, ma è un segnale che non tutto è a posto con la sua Ducati Desmosedici GP21. Certo il Mandalika Circuit è una pista tutt’altro che perfetta ed oggi i piloti MotoGP hanno dovuto affrontare sia la pioggia mattutina che lo sporco già visto nel corso dei test di febbraio. Ma per il momento è in top ten, quindi provvisoriamente in Q2, un primo obiettivo centrato.
“Non siamo al meglio”
Dal trionfo del Qatar alla scoperta del Mandalika Circuit. Tracciato conosciuto già un mese fa, ma sono cambiate tantissime cose da allora, su tutte l’asfalto e le gomme portate da Michelin. Oltre al fatto che nella mattinata indonesiana ha fatto capolino la pioggia scrosciante, poi fermatasi, con leggeri miglioramenti tra Moto3 e Moto2, prima della MotoGP. “La pista al mattino era umida” ha sottolineato Enea Bastianini. Situazione ben differente invece nel pomeriggio. “Le condizioni erano strane, il livello di grip era cambiato e ho dovuto provare ad interpretare una gomma dalla carcassa diversa.” Ma ecco che segue l’inatteso pasticcio verso la fine della seconda sessione di prove libere. “Stavo realizzando un time attack, ma nel secondo giro sono finito largo alla curva 12. Di conseguenza sono arrivato troppo impiccato alla 13, ho tentato di inserirla lo stesso ma la moto non ci è stata…” Ed ecco l’incidente che pone prematuramente fine alle sue prove. Fortunatamente non ci sono troppi cambi in classifica, il suo piazzamento è al sicuro. Con qualche appunto. “Non siamo al meglio. Spero però migliorino le condizioni della pista.”
Vittoria bis più difficile?
Sembra difficile ripetere l’emozionante risultato del Qatar, ma è anche vero che tutto può succedere. Si corre però su un tracciato complesso, e non solo per le problematiche citate. Siamo in Indonesia, il caldo e l’umidità non si fanno certo dimenticare: le temperature dell’asfalto quindi arrivano a toccare anche i 60° C. Vari piloti hanno già parlato di pericolo con temperature così alte, ma nel frattempo si continua. Enea Bastianini ha comunque cercato di trarre il massimo da ogni condizione, piazzando già un crono utile, con l’eventualità di pioggia domani per le importantissime FP3. C’è però quella caduta da chiarire. “Dobbiamo capirne il motivo” ha ammesso il pilota del team Gresini. A livello di gomme, “Abbiamo testato solo le medie, tralasciando la hard. La soft invece l’ho usata solamente per il time attack, non credo sia un’opzione per la gara.”