Il caso Ducati in MotoGP. Tante moto vuol dire più lotta, ma è davvero la soluzione per tornare a vincere il titolo piloti?
La stagione MotoGP 2022 è iniziata con la bellezza di otto Ducati in griglia. Molti anni fa è accaduto, ma le case erano poche ed il Motomondiale appena all’inizio della sua storia. In tempi moderni si tratta di un numero davvero imponente. Non sono mancate anche più proteste da parte delle altre squadre per l’eccessivo numero di Desmosedici in azione. Considerando che i costruttori più numerosi a seguire sono Honda, Yamaha e KTM con quattro moto a testa, ovvero la metà, mentre Suzuki e Aprilia sono a due… Ma potrebbe essere una situazione non proprio favorevole a Borgo Panigale. Più piloti competitivi vuol dire più battaglia, ma una guerra in casa sarebbe davvero la soluzione per riprendersi quel titolo piloti che manca dal 2007?
Cinque galli
Guardiamo i nomi. Al momento degli otto in lizza ce ne sono cinque che hanno qualcosa in più, o che sono comunque tra i più attesi. In quest’ultima divisione mettiamo il team Ducati factory, partito col freno a mano tirato in particolare con Pecco Bagnaia, la grande speranza italiana in rosso. Un punto in due GP quando ci si aspettava di vederlo subito al vertice non è un inizio memorabile, serve subito la svolta. Jack Miller accanto a lui ha messo a referto uno zero ed un quarto posto, una partenza buona a metà per un pilota che deve cercare la riconferma in squadra. Peggio però ha fatto Jorge Martín, uno dei ragazzi suoi rivali per la sella nel team factory, reduce da un doppio zero. Svetta al comando della generale Enea Bastianini, l’unico in bella evidenza con la GP21 e determinato a riconfermarsi anche in Argentina. Ma occhio pure a Johann Zarco, che ha dimostrato di esserci, ma ha anche fatto capire come la nuovissima GP22 sia già una moto da podio, come visto col 3° posto in Indonesia.
“Ci sarà una guerra interna”
Insomma ben cinque ragazzi Ducati che possono dire la loro in questa stagione MotoGP appena iniziata. Non saranno un po’ troppi? In ottica iridata in particolare possono soffiarsi punti a vicenda, avvantaggiando i rivali… “Ducati è molto veloce, ma ce ne sono tante” ha sottolineato Guy Coulon, un’autorità nel paddock, a GP-Inside. “Sono convinto che prima o poi ci sarà una guerra interna che non sarà facile da gestire.” Con un consiglio al suo connazionale in rosso. “Johann Zarco deve stare lontano dalle lotte e fare i suoi compiti, come ha fatto finora.” Potrebbe non essere una stagione facile per la casa di Borgo Panigale…