È un anno storico per Ducati, ma le sfide non finiscono mai. L’idea l’ha lanciata Pecco Bagnaia, si può accontentare?
È un 2022 indimenticabile per Ducati, salita sul tetto del mondo. Ne era passato di tempo dagli ultimi mondiali sia in MotoGP che in Superbike, ma quest’anno ha dominato, prendendosi anzi la tripla corona in entrambi i mondiali. Il marchio di Borgo Panigale ha decisamente arraffato tutto quello che si poteva prendere, realizzando un’annata entrata di diritto nella storia dei motori. Ma uno dei due campioni, ovvero Pecco Bagnaia, sta stuzzicando Ducati con un sogno in particolare, e dai vertici della Rossa arriva già una prima risposta positiva. Forse non servirà puntare sullo “sfinimento“, come aveva ipotizzato l’iridato MotoGP.
“Otto Ducati? Non so quanto…”
Il primo obiettivo per l’anno prossimo è certo riconfermarsi, che è la cosa più difficile. Non sono molti i piloti che sono riusciti a vincere per più anni consecutivi… L’ultimo è stato Marc Marquez, ma dal suo infortunio si sono succeduti tre campioni del mondo negli ultimi tre anni. Senza dimenticare che il livello della MotoGP è altissimo attualmente. Ducati poi ha il maggior numero di moto, ma durerà? Ci sono stati dei precedenti in 500cc, però per pochi anni. “Otto moto? Non so quanto andremo avanti, è difficile“ ha infatti ammesso Gigi Dall’Igna. Ma finché si riesce si continua, anche se bisogna ricordare che una maggioranza di un solo marchio non implica la festa mondiale. Pecco Bagnaia ha fatto la differenza e nel 2023 vivrà una situazione inedita: sarà l’osservato speciale, il pilota da battere, solo contro tutti. Quartararo, le arrembanti Aprilia, lo stesso Marquez, magari anche i ragazzi KTM faranno di tutto per dire la loro contro l’iridato Ducati.
Bagnaia lancia l’idea, Ducati ci pensa
Ma il campione MotoGP ha un grande sogno chiamato 8 Ore di Suzuka. L’ha ridetto durante la festa Ducati a Bologna, la prima risposta dei vertici in rosso non ha tardato ad arrivare. “Sarebbe un sogno bellissimo ed interessante” ha infatti detto Gigi Dall’Igna. Ma certamente non solo per fare presenza. “Non ha senso partecipare se non si può fare bene. Vorrei costruire un dream team, ma ci vuole tempo” ha sottolineato il direttore generale Ducati Corse. Ma la testa sempre ricca di idee di Dall’Igna ci sta già pensando. Dopotutto perché no, perché non provare ad accontentare il pilota che ha riportato la Rossa alla vittoria dopo un lunghissimo digiuno? Bagnaia ha messo la pulce nell’orecchio, Ducati non può scartare un progetto da sogno…