Ducati si schiera anche nella stagione 2023 con otto Desmosedici in griglia. La concorrenza inizia ad alzare voci di protesta.
Aprilia cerca il riscatto dopo un 2022 apertosi alla ribalta e conclusosi in sordina. Aleix Espargaró ha regalato la prima vittoria al marchio di Noale sul circuito di Termas, il prossimo obiettivo è il titolo MotoGP.
Aprilia forza quattro
Aprilia dalla stagione ’23 schiera quattro Aprilia, grazie all’accordo firmato meno di un anno fa con Razlan Razali.
Nel test di Sepang la squadra factory e quella satellite hanno collaborato senza muri tra i due box, per condividere i dati e aiutare i neo arrivati Miguel Oliveira e Raul Fernandez a mettersi quanto prima ai livelli di competizione di Aleix Espargaró e Miguel Oliveira.
A disposizione del team cliente due moto con specifiche 2022, saranno i risultati a stabilire quali e quanti aggiornamenti arriveranno a campionato in corso.
Bisogna fare i conti con la concorrenza prima di poter mettere le mani sul Mondiale e Ducati resta la grande favorita. L’anno scorso ha portato a casa una storica Tripla Corona, nel test in Malesia ha dimostrato di essere ancora davanti ai competitor. P
uò inoltre contare su una supremazia numerica assoluta, con otto Desmosedici in griglia. Sicuramente un grande aiuto nella raccolta dati e nella scelte delle migliori strategia (specie per le gomme) durante i weekend di gara.
Ducati senza limiti
Un equilibrio instabile rispetto alle quattro Honda, quattro KTM, quattro Aprilia e alle due Yamaha. Tanto che l’a.d. di Aprilia, Massimo Rivola, reclama un cambio di regolamento per evitare che un solo costruttore possa avere tre team satelliti.
“Bisognerebbe fissare un numero massimo di squadre per produttore“, ha detto il tecnico. Fino al 2027, quando ci sarà un un nuovo regolamento tecnico valido fino al 2031, sarà difficile imporre un limite. “Se guidi da solo non fai spettacolo, la MotoGP non dovrebbe essere una coppa monomarca“.
Yamaha si ritrova nella situazione diametralmente opposta, senza avere un team cliente per la prima volta nella storia della MotoGP. Anche nel test in Malesia Ducati ha tratto vantaggio dalla sua supremazia, per raccogliere dati utili allo sviluppo.
“Non è bello vedere la Yamaha con solo due moto“, ha concluso Massimo Rivola a Speedweekc.om. “Ecco perché chiedo regole precise su quante moto consentire ad un costruttore“.
Ducati non ha fatto altro che offrire il miglior pacchetto al prezzo più convincente, assicurandosi così i due team Gresini Racing e Mooney VR46 dalla stagione scorsa. Il libero mercato ha permesso di giocare liberamente e la Casa di Borgo Panigale ha saputo essere al di sopra delle rivali anche in questo.