Paolo Ciabatti preannuncia cambiamenti di filosofia aziendale: il team VR46 di Valentino Rossi avrà due Ducati non ufficiali.
Ducati incassa il Mondiale Costruttori dopo la vittoria di Enea Bastianini ad Aragon e ora si concentra sul titolo piloti. Un obiettivo che adesso è alla portata, dopo che Fabio Quartararo è caduto al primo giro della gara aragonese riportando uno “zero” davvero pesante per la classifica. Pecco Bagnaia si avvicina a dieci lunghezze, quando mancano cinque GP alla fine, potrebbe essere un’occasione d’oro per gli uomini dell’azienda emiliana.
Peccato aver mandato in fumo cinque punti, con Pecco superato all’ultimo giro da Bastianini e costretto al secondo posto finale. Più che meritato il trionfo del ‘Bestia’, decisamente più veloce nel finale, ma i vertici Ducati non nascondono una certa amarezza per quei cinque punti in classifica che potrebbero rivelarsi decisivi a fine campionato. “Speriamo di no“, ha sottolineato Paolo Ciabatti a Sky Sport. “Non siamo ipocriti, avremmo preferito che vincesse Pecco perché avrebbe portato a 5 il suo distacco da Quartararo“.
Enea Bastianini, alla pari di qualsiasi altro pilota, non ha voluto concedere nulla al futuro compagno di box. Una chiara dimostrazione che ai box Ducati non ci sono ordini di scuderia come qualcuno aveva ipotizzato dopo il round di Misano, concluso con la vittoria di Bagnaia su Bastianini per 34 millesimi. Non è però da escludere un cambio di filosofia nelle prossime tappe del Mondiale, perché il marchio italiano vuole quel titolo che manca dal 2007. “Il prossimo anno saranno entrambi piloti ufficiali con le stesse possibilità, adesso dobbiamo fare delle valutazioni, perché vogliamo vincere il titolo piloti“.
In vista della prossima stagione è in programma anche un altro cambiamento. Saranno quattro, e non più cinque, le Ducati Desmosedici ufficiali. Quindi nel team VR46 di Valentino Rossi ci saranno due GP22 nella prossima stagione, in modo che sia Luca Marini che Marco Bezzecchi possano elaborare i dati già raccolti negli anni precedenti. “Solo Lenovo e Pramac riceveranno le ultime moto ufficiali del 2023“, ha detto il direttore sportivo Paolo Ciabatti a Speedweek.com.
Gli fa eco il team manager Davide Tardozzi: “Le Ducati sono forti. Qualsiasi specifica è veloce e può vincere. È meglio se gli altri due team satelliti si concentrano su moto collaudate con molti dati“. Ai box sono previsti anche altri cambiamenti, specie per quanto riguarda il reparto tecnico. Di pochi giorni fa la notizia che Pramac Racing ingaggerà l’ex pilota ed ogi esperto dirigente Gino Borsoi. “Il titolare del team Pramac Paolo Campinoti ha fatto un’ottima scelta – ha concluso Tardozzi -. Gino ha molta esperienza“.