Ducati ha scelto per il 2023. Ma Jorge Martin non l’ha davvero digerita e potrebbe pensare di ‘vendicarsi’.
Ducati ha completato la sua festa e ha ben chiari i tasselli per la prossima stagione MotoGP. Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini saranno nel team ufficiale, Johann Zarco e Jorge Martin continuano in Pramac. Gresini Racing ha Fabio Di Giannantonio ed Alex Marquez, VR46 va avanti con Luca Marini e Marco Bezzecchi. Ma sarà il caso di tenere ben d’occhio il giovane spagnolo del primo team satellite citato, ovvero Martin, che non ha davvero digerito la promozione di Bastianini al posto suo. E potrebbe pensare di “vendicarsi”…
Non serve andare molto lontano per trovare conferma dello stato d’animo di Jorge Martin. Dopo l’annuncio ufficiale, lo spagnolo non s’è mai dimenticato di sottolineare la cosa nelle sue dichiarazioni, più o meno velatamente. Gli ultimi rumor, rilanciati da Paddock-GP, ci consegnerebbero quindi un pilota che, nonostante il contratto fino al 2024, si sta decisamente guardando attorno. Ed un’idea sarebbe Yamaha, nonostante la M1 apparsa nettamente inferiore rispetto ai bolidi Ducati. Una scelta di cuore più che di testa, ma si intensificano le voci che accostano Martin a Yamaha già per il 2024. Verità, fantascienza o un po’ di pepe pre-campionato? Ricordiamo che Ducati ha sottolineato più volte come sia Bastianini che Martin siano piloti legati direttamente al marchio. Volendo, anche intercambiabili, visto che non viene menzionata nessuna squadra specifica per l’uno o per l’altro. Ma Lin Jarvis e la casa dei tre diapason potrebbero essere comunque una bella tentazione…
Delusioni, momenti da digerire e quant’altro sono stati più volte grandi motivazioni. Le spinte in più per raggiungere grandi risultati, per andare oltre il limite. E se fosse anche il caso di Jorge Martin? Davide Tardozzi lo teme da tempo, ha già infatti ammesso che ora lo spagnolo può fare davvero di tutto. La mancata promozione rispetto ad Enea Bastianini è una motivazione più che sufficiente per dichiarare guerra a Ducati e rischiare di far saltare il banco. L’ultimo campione del mondo con un team privato è stato ben prima della moderna MotoGP, precisamente nel 1982 con il postino francese Jean Louis Tournadre. Sarebbe un’occasione d’oro per Jorge Martin: dimostrare a Ducati che ha sbagliato ed allo stesso tempo scrivere un’incredibile pagina di storia delle due ruote. Si prevede una stagione 2023 piuttosto incandescente in casa: due italiani nello stesso team (i precedenti non sono felici), uno spagnolo pronto a rovinare i piani, altri cinque piloti alla carica. Otto piloti nello stesso marchio forse iniziano ad essere troppi?