Primi GP al di sotto delle aspettative. Andrea Dovizioso delude RNF Yamaha, che vuole ben altri risultati dall’esperto italiano.
Avranno pure dissipato tutte le voci che davano Andrea Dovizioso in partenza, ma serve di più. RNF Yamaha si aspettava ben altri risultati dal suo pilota di punta, ma la realtà finora ha mostrato una situazione totalmente diversa da quanto si ipotizzava. Razlan Razali e Wilco Zeelenberg, vertici della squadra, mostrano diplomazia, ma traspare anche la delusione per 5 GP decisamente sottotono. In Yamaha sembra che solo Quartararo riesca ad ottenere risultati di peso… L’esperto pilota forlivese invece è in difficoltà ed i risultati prefissati appaiono ancora ben lontani. Certo a Portimao ci è andato un po’ più vicino, ma non è sufficiente per la squadra satellite della casa dei tre diapason.
Troppo lontano
Per la precisione, già in occasione della presentazione del team l’obiettivo primario era ben chiaro. Mentre Darryn Binder deve pensare solo al suo debutto, Andrea Dovizioso deve portare i risultati alla squadra. Meglio detto, sia Razali che Zeelenberg avevano parlato di costante top ten per il pilota italiano. La realtà? Dovizioso è colato a picco fin dai test invernali, mostrando poi la stessa situazione fin dalla tappa inaugurale in Qatar. Perfino il collega Binder, al doppio salto dalla Moto3, gli era davanti, almeno fino alla tappa a Portimao. Lì Dovizioso ha chiuso 11° in gara, superando così il pilota sudafricano di due punti, ma non era l’obiettivo richiesto. “Il distacco era troppo grande” ha rimarcato il boss Razlan Razali. Considerando poi che il vincitore della corsa portoghese è stato proprio Fabio Quartararo sulla stessa Yamaha M1 a disposizione anche dell’italiano…
Top ten impossibile?
Il capo della squadra malese ribadisce costantemente l’obiettivo. “Vogliamo finire tra i primi 10” ha sottolineato ancora una volta in occasione del GP del Portogallo. Un traguardo che Andrea Dovizioso non ha ancora raggiunto, contrariamente a quanto si ipotizzava ad inizio campionato. Certo la stagione è lunghissima, ma un inizio così in retromarcia non se lo aspettava nessuno. Lo stesso pilota numero #4 però punta ad un risultato migliore a Jerez, determinato a risalire. “Non è la pista più adatta a me” ha ammesso. “Ma mi aspetto ci siano altri interessanti progressi.” Ovvero ciò che pretende la squadra da lui, vista la grandissima esperienza nel Motomondiale. Ma appare come un inizio di stagione quasi da “viale del tramonto” per il pilota italiano. Partito ad inizio campionato senza obiettivi e come se fosse il suo ultimo in MotoGP, e potrebbe esserlo davvero…