La Ducati Desmosedici resta la moto da battere anche nella stagione MotoGP ’23. Gigi Dall’Igna svela il segreto di questo successo.
Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini all’assalto del titolo MotoGP: il segreto della Ducati sta nel pacchetto aerodinamico e nell’equilibrio tra motore ed elettronica.
Ducati favorita per il titolo MotoGP
Ducati riporta da grande favorita nella stagione MotoGP 2023, con due piloti di punta. In un angolo del box c’è il campione in carica Pecco Bagnaia, che ha stabilito il miglior crono nell’ultima giornata di test a Portimao, stabilendo anche un nuovo record del circuito. Nell’altro lato della “scatola” il neo promosso nella squadra factory Enea Bastianini, reduce da quattro vittorie nel 2022 con una moto meno aggiornata, ma ora alle prese con nuovi aggiornamenti da valutare e un ambiente tecnico abbastanza diverso.
Nel bel mezzo c’è una Desmosedici GP23 che ha improntato poche ma incisive novità alla moto dell’anno scorso. Ancora una volta al centro del focus di Borgo Panigale c’è l’aerodinamica, con due diverse configurazioni testate nelle sessioni invernali e la carena con i diffusori che dovrebbe avere priorità rispetto alle carene a effetto suolo per certi versi ispirate alle Aprilia RS-GP. A monte del progetto il direttore generale Gigi Dall’Igna che poco dopo il suo arrivo ha cambiato la mentalità e le strategie del gruppo, arrivando prima a sfiorare il titolo mondiale a più riprese con Andrea Dovizioso, poi a centrarlo con Pecco Bagnaia.
Gigi Dall’Igna e i segreti della Desmosedici GP
Il reparto corse della Ducati ha più volte stupito gli avversari con idee innovative, stavolta in preseason non ha portato nessun aggiornamento “sconvolgente”, consapevoli che la base 2022 resta piuttosto solida e fortemente competitiva. Quando è arrivato nel 2014 al servizio del marchio emiliano, ha subito puntato l’attenzione sull’aerodinamica. Ci sono voluti anni di lavoro e investimenti in un campo fino ad allora poco esplorato nella MotoGP. “È stato solo in Ducati che ho incontrato tecnici davvero bravi, quindi abbiamo fatto tutti insieme un buon lavoro in quest’area“, ha spiegato Gigi Dall’Igna a Speedweek.com.
In pochi anni la Rossa è divenuta la moto più invidiata e versatile ad ogni stile di guida, la più ambita dai piloti, la grande favorita anche per il futuro. “Avere i dipendenti giusti è la chiave del successo. Se non hai le persone giuste, non puoi ottenere risultati“, ha proseguito l’ingegnere veneto a capo del progetto Ducati. Suo il merito di aver apportato cambiamenti decisivi alla mentalità del gruppo, creando un rapporto di osmosi tra i tecnici ai box e quelli in fabbrica durante i weekend di gara.
La Desmosedici GP non è solo aerodinamica, ma anche il giusto connubio di potenza del motore ed elettronica: “Serve collaborazione tra addetti all’elettronica e gli ingegneri del motore per migliorare la guidabilità della moto“. Il segreto del successo Ducati in MotoGP sta proprio in questo equilibrio tra i vari reparti che collaborano in un processo evolutivo in continuo divenire, senza mai restare ancorati ai successi raggiunti.