Mondiale MotoGP 2021 da dimenticare con la tragedia di Jason Dupasquier. Ma la sua squadra ora sorride di nuovo con Carlos Tatay.
La stagione 2021 è stata terribile per i motori, soprattutto a livello internazionale. Tre giovanissimi in particolare ci hanno rimesso la vita in seguito a gravi incidenti durante i rispettivi weekend di gare. Dean Berta Viñales, 15enne cugino del pilota MotoGP Maverick, è scomparso durante una gara WorldSSP300. Prima c’era stato il 14enne Hugo Millán in European Talent Cup, e prima ancora il 19enne Jason Dupasquier nel corso delle prove libere del GP Moto3 al Mugello. PrüstelGP, il team di quest’ultimo pilota, è tornato a sorridere proprio lo scorso weekend grazie a Carlos Tatay, uno dei suoi nuovi ragazzi per la stagione mondiale 2022.
Considerato una giovane ed interessante promessa del motociclismo spagnolo, era sparito dai radar da un bel pezzo. Precisamente dopo aver vinto la Red Bull Rookies Cup ed essersi guadagnato il biglietto per il Motomondiale. Stiamo parlando nello specifico di ben due anni, un tempo piuttosto lungo in uno sport in cui si procede costantemente a tutta velocità. Serviva quindi una svolta anche per lo stesso Tatay, che doveva riuscire finalmente a mostrare di che pasta è fatto. In Indonesia, secondo round del 2022, ecco il sospiro di sollievo con la sua prima pole position ottenuta sabato. Un risultato storico in primis per CFMoto, costola cinese del marchio austriaco KTM ed al debutto in Moto3, ma anche un primo sorriso per team e pilota. La gara domenicale si rivela ben più complessa, tra una pessima partenza ed un sanzione. Ma è lì che inizia a dare ancora più gas, determinato a portare a casa quel primo risultato di peso che rincorreva da troppo tempo. La sua fatica viene premiata: è terzo al traguardo, un primo agognato podio che significa tantissimo. Tatay è tornato, ma sorride nuovamente anche PrüstelGP dopo un terribile campionato 2021. CFMoto infine festeggia il primo risultato storico nel suo anno di debutto mondiale.
Nell’incredibile caldo indonesiano, che ha fatto soffrire tutti i ragazzi in azione, Carlos Tatay piazza la sua prima zampata al terzo anno mondiale. Un segnale forte, ad indicare la voglia di essere ben più protagonista nel Mondiale MotoGP. “Sono stati due anni davvero duri” ha ammesso con sollievo. Per poi aggiungere con un timido ma largo sorriso: “Ero praticamente sparito, ma finalmente ce l’ho fatta!” Un primo passo per ricominciare.