Casey Stoner parla di Ducati e critica una certa filosofia di pensiero: a Phillip Island riabbraccerà Pecco Bagnaia.
Ducati è la squadra del momento nel campionato MotoGP (e non solo… vedi WorldSBK) e arriva a Motegi con il vento in poppa. Cinque vittorie consecutive, quattro a firma di Pecco Bagnaia e una di Enea Bastianini, Mondiale Costruttori già aritmeticamente incassato ad Aragon e adesso nel mirino c’è quel titolo piloti che manca al 2007, dai tempi di Casey Stoner.
Il campione australiano farà gli onori di casa a metà ottobre, quando il campionato del mondo di MotoGP approderà a Phillip Island dopo l’assenza nel biennio Covid 2020-2021. Stoner ha fatto visita al paddock del Motomondiale nel finale della passata stagione, quando si è intrattenuto nel box Ducati in veste di ingegnere di pista, raccogliendo dati e offrendo consigli sulle traiettorie a Jack Miller e Pecco Bagnaia. Da allora si è instaurato un solido feeling tra la ‘MotoGP Legend’ e il pilota piemontese, consolidato da una fitta serie di messaggi telefonici alla vigilia dei Gran Premi.
Di recente Casey Stoner ha calcato l’asfalto di Phillip Island per un evento promozionale in sella ad una Triumph, girando però con tempi decisamente più rilassati. E’ intervenuto al podcast “In The Fast Lane” dove ha parlato di Ducati e di Marc Marquez. Oltre a puntare il dito per l’ennesima volta sull’elettronica in MotoGP. “Quando ero pilota ho sempre lottato con i miei ingegneri per liberarmi di quanta più elettronica possibile nelle prove libere, per cercare di capire meglio la moto“.
Ducati ha realizzato sicuramente un prototipo vincente, ma da tempo fallisce l’assalto al titolo piloti. “Ducati ha fallito nel corso degli anni e il motivo per cui non hanno vinto… Indipendentemente dal fatto che vincano o meno quest’anno. Questo (succede) perché continuano ad aggiungere più componenti elettronici“. In questo finale di stagione bisognerà fare i conti anche con un altro rivale in ascesa, Marc Marquez, ritornato subito forte ad Aragon, nonostante la sua gara sia finita al primo giro.
Secondo Casey Stoner, l’otto volte iridato dovrà apportare delle modifiche al suo stile di guida per ritornare a certi livelli. Sia per adattarsi alla nuova Honda sia per le condizioni dell’omero destro che non ritornerà mai più quello di prima. “Dovrà reinventarsi e cambiare il suo modo di guidare… mettere il corpo in una posizione diversa in ingresso curva, magari frenare un po’ prima, applicare meno pressione in frenata… tante cose. Deve adattarsi alla situazione attuale“.