Marc Marquez riporta il sorriso in casa Honda dopo mesi difficili, ma la strada verso la vittoria è ancora lunga.
Honda resta ultima nel Mondiale Costruttori e probabilmente sarà la sua destinazione finale per il 2022, ma il quarto posto di Marc Marquez a Motegi lascia ben sperare per il prossimo anno. Il quarto intervento al braccio destro sta restituendo un pilota capace di fare la differenza anche quando non è al top, sia fisicamente che tecnicamente. Quella in Giappone è stata la sua prima vera gara dopo l’ultima al Mugello dello scorso 29 maggio e si è riconfermato di un altro pianeta rispetto ai colleghi di marca.
Ha subito scavato un solco profondo tra lui e Pol Espargarò, Taka Nakagami e lo stesso fratello minore Alex Marquez. Alberto Puig e i vertici HRC si sono detti fortemente sorpresi dalla prestazione che ha sfoderato l’otto volte iridato sul circuito nipponico e adesso si attende la prossima tappa in Thailandia per capire fino a che punto può reggere lo stress fisico, anche a distanza di due Gran Premi ravvicinati. Le condizioni non sono ancora al meglio, ma già riesce a spremere questa RC213V ad alti livelli e nonostante i problemi tecnici che accusa da tempo.
Marc Marquez e il ritorno alla vittoria
Pole position sul bagnato e quarta piazza finale, il weekend di Motegi è stato particolarmente fruttuoso per il team Repsol Honda. “Penso che la pole sia stata molto importante per Marc, non era in questa posizione da molto tempo – ha osservato il team manager Alberto Puig -. Anche se era sul bagnato essere davanti è un grande stimolo per qualsiasi pilota“.
La vera bella notizia sta però nella condizione fisica di Marc Marquez, senza dolori nel post gara e in una posizione sempre più naturale in sella alla moto. “Sapevamo che poteva essere difficile per lui, ci aspettavamo un peggioramento delle sue condizioni in gara ma, francamente, ci ha sorpreso. Motegi è un circuito molto impegnativo con le brusche frenate e le accelerazioni – ha proseguito Alberto Puig -, quindi dimostra che sta migliorando“.
Venerdì si ritorna in pista al Chang International Circuit, qui ha vinto nelle ultime due edizioni, tre anni fa ha conquistato il suo ultimo titolo MotoGP. “Non si pone obiettivi ma l’attesa per questo weekend è più alta“. Con un occhio sempre rivolto al vero obiettivo del suo ritorno in pista: la stagione (e quindi la moto) 2023. “Stiamo cercando di capire quale sia la direzione migliore e la strada da seguire. Ogni gara ci dà più informazioni… Stiamo verificando come, dove e quando dobbiamo migliorare. È chiaro che nessuno alla Honda è contento di questi risultati. Dobbiamo continuare a migliorare“.