Attimi di paura per Fabio Di Giannantonio nel test MotoGP di Portimao. I medici hanno costretto il pilota a fermarsi nella seconda giornata.
Il pilota del team Gresini, Fabio Di Giannantonio, costretto a restare ai box dopo l’incidente rimediato nel sabato di test in Portogallo. Il dito è puntato contro la ghiaia della pista portoghese.
L’incidente di Fabio Di Giannantonio
Nella prima giornata di test MotoGP in Portogallo il pilota del Gresini Racing Team, Fabio Di Giannantonio, ha rimediato due cadute. Dopo il secondo incidente è finito nella ghiaia disseminata ai bordi del tratto tra la curva 7 e la curva 8, formata da pietre piuttosto grandi e squadrate che già in passato erano finite sotto la lente di ingrandimento della sicurezza. Il casco ha riportato danni evidenti, mentre il pilota nel tardo pomeriggio di sabato è stato accompagnato in ospedale.
In seguito alla caduta Fabio Di Giannantonio ci ha messo diversi secondi prima di rialzarsi, circostanza che ha spinto al trasporto nel vicino ospedale per eseguire una tac. Fortunatamente tutti gli esami clinici hanno scongiurato lesioni, per il pilota capitolino solo una commozione cerebrale. Nella seconda e ultima giornata di test Irta a Portimao i medici gli hanno impedito di ritornare in pista considerandolo “unfit” in via precauzionale, per rispettare il periodo di osservazione (48 ore) prima di dichiararlo fuori pericolo al cento per cento.
Unfit per l’ultimo giorno di test preseason
Per ‘Diggia’ è stato un sabato di test complicato dalla caduta. Nella conferenza stampa del giorno dopo ammette di aver avuto vertigini, “vedevo tutto sfocato. Avevo anche un po’ di nausea e mal di testa, però adesso sto abbastanza bene. Penso che avrei potuto guidare oggi. Ma il dottore ha detto che sarebbe stato meglio pazientare, perché ho subito una commozione cerebrale“. Una decisione saggia considerando che fra una decina di giorni la MotoGP sarà nuovamente in pista per il primo weekend di gara, ancora una volta sulla pista di Portimao.
Fabio Di Giannantonio ha accettato la decisione degli specialisti medici, non senza un po’ di amarezza: “Speriamo che sia sempre questa la linea, in passato abbiamo visto piloti che guidavano il giorno dopo un’operazione. Ovviamente sono arrabbiato perché ogni pilota vuole guidare di nuovo due secondi dopo un incidente. Ma la cosa giusta da fare è mantenere la calma ed essere rilassati“. Nella prima giornata ha concluso in top-10, il feeling con la Ducati GP22 è più che buono e il 2023 potrebbe essere un anno esaltante per il pilota del team Gresini.
Preseason conclusa anzitempo per il pilota di origine romana che punta però il dito sulla ghiaia di Portimao. “Ogni anno ci lamentiamo che ci sono pietre grandi… è più doloroso che colpire l’asfalto… Se vedi il casco non ho mai visto nulla di simile, perciò ho chiesto al mio team di presentare un reclamo“. La vicenda era ben nota da tempo, ma a quanto pare i responsabili del circuito hanno apportato modifiche solo al letto di ghiaia in curva 1.