Dal ritorno in MotoGP nel 2015 Aprilia lotta per il titolo mondiale: l’a.d. Massimo Rivola alle prese con nuove sfide.
Dal suo arrivo in Aprilia nel 2019 Massimo Rivola ha saputo stravolgere e migliorare il lavoro svolto dentro e fuori ai box Aprilia. Non solo portando ingegneri esperti che potessero dare manforte alla base umana già esistente, ma anche riorganizzando reparti e mansioni del settore racing di Noale.
In tre anni e mezzo ha allestito una macchina perfetta, capace di portare in pista una moto, la RS-GP22, in grado di contendersi il Mondiale MotoGP con Aleix Espargarò. Del resto il pilota spagnolo ha visto nascere, crescere e maturare questo prototipo che ora conosce come le sue tasche, che guida con uno stile di guida basato molto sul posteriore e sul bordo del pneumatico. Una bel riscatto per un marchio che dal ritorno in MotoGP nel 2015 ha saputo ergersi a protagonista dopo anni complicati e scelte rivelatesi sbagliate.
Nei primi anni di gestione Massimo Rivola alcuni sbagli sono stati commessi, ma era dovuto alle necessità dell’azienda, costretta a colmare un largo gap dai rivali in poco tempo. E quando c’è fretta di progredire alcuni aspetti, come l’affidabilità, possono risentirne. Step by step la RS-GP è divenuta un’arma vincente nelle mani di Aleix, anche se non è la migliore sullo schieramento. “Ora non abbiamo la moto migliore in campo, ma possiamo essere in vantaggio. Questo mantiene Aleix calmo“, ha spiegato l’a.d. a Speedweek.com.
Il podio di Silverstone nel 2021, la vittoria in Argentina nel 2022 hanno dato ulteriore fiducia all’Aprilia, che nella seconda parte del campionato proverà a realizzare il suo sogno: “Abbiamo iniziato a credere di più nelle nostre capacità. Ci siamo resi conto che ce la possiamo fare: è stata una scoperta importante per il futuro“.
Massimo Rivola ha saputo portare in Aprilia anche una squadra satellite. Dal 2023 RNF adotterà le RS-GP dopo che a fine anno concluderà la partnership con la Yamaha. Ma dovrà pure fare i conti con una doppia nuova sfida: l’addio alle concessioni, che non permetterà di modificare il motore e testare senza limiti, e la ricerca di un grande sponsor. Fino ad oggi ad accollarsi le spese è stato il Gruppo Piaggio. Ora i risultati sono arrivati e i tempi sono maturi per trovare un accordo commerciale: l’a.d. sembra sia in trattativa sia con un brand spagnolo che italiano.