Marc Marquez al centro dell’attenzione nel primo GP del campionato MotoGP ’23. Il manager Honda non nasconde la sua preoccupazione.
Il team manager della Honda Alberto Puig non è per nulla soddisfatto del lavoro svolto dai tecnici durante l’inverno: per Marc Marquez si prevede un inizio di campionato MotoGP complicato, in attesa della grande novità prevista a Jerez de la Frontera.
Pochi giorni al via del nuovo campionato del mondo di MotoGP, se Ducati parte da favorita, sicuramente i riflettori saranno ancora puntati su Marc Marquez. L’otto volte campione del mondo non parte in pole position, durante i test invernali sono emersi ancora grandi ritardi nello sviluppo della Honda RC213V e si stime che faticherà non poco nelle prime gare del campionato. In attesa del nuovo telaio di cui si fa un gran parlare e che dovrebbe arrivare per la fine di aprile a Jerez de la Frontera.
In passato, quando il campione di Cervera macinava vittorie, record e titoli mondiali, non aveva certo la moto migliore della griglia, ma negli ultimi anni i costruttori italiani, Ducati e Aprilia, hanno scavato un gap tecnico non indifferente. A Valencia, Sepang e Portimao non si sono visti progressi per il prototipo dell’Ala dorata, la speranza è di arrivare al primo Gran Premio del 24-26 marzo in Portogallo con un pacchetto che consenta di avvicinarsi al podio. Dietro le quinte le sensazioni non sono però delle migliori.
Al termine dell’ultima sessione di test preseason, il team manager Alberto Puig non era per nulla soddisfatto del lavoro svolto durante l’inverno dai tecnici HRC. “Fortunatamente Marc ha fatto un grande passo avanti dopo l’operazione e si è ristabilito durante l’inverno. È pronto sia fisicamente che mentalmente. Sa bene che non siamo pronti dal punto di vista tecnico, ma cerca di mantenere la calma e mostrare la sua esperienza“, ha detto ai microfoni del sito ufficiale Motogp.com.
Nonostante le problematiche della moto tutti i componenti della squadra daranno il massimo per rialzare la testa dopo la deludente stagione 2022, quando la Honda ha concluso all’ultimo posto nella classifica costruttori. “Siamo ancora lontani dai migliori piloti. È un dato di fatto, una realtà, e la filosofia di Honda è quella di non mollare mai e non fermarsi mai“. La richiesta di un nuovo telaio all’azienda tedesca Kalex la dice lunga sulle difficoltà degli ingegneri giapponesi in questo momento e l’arrivo di Ken Kawauchi non potrà certo fare miracoli.