Il pilota Aprilia Aleix Espargarò si confessa: gli errori e il suo modo di essere fuori dagli schemi all’interno del paddock MotoGP.
Aleix Espargarò vive il suo momento d’oro in carriera. Alla sua sesta stagione MotoGP con livrea Aprilia ha finalmente a sua disposizione una moto che gli consente di mostrare tutto il suo potenziale e ambire a traguardi prestigiosi. Una vittoria in Argentina, tre podi consecutivi tra Portimao, Jerez e Le Mans, 2° in classifica iridata a quattro punti dal leader Fabio Quartararo.
Il pilota di Granollers è un personaggio schietto e diretto, senza troppi peli sulla lingua, quasi mai politicamente corretto. Una voce fuori dal coro, sempre molto critico nelle riunioni in Commissione Sicurezza, ma anche nei confronti dei rivali. Di recente non ha risparmiato critiche ai fratelli Marquez: dopo le prove libere di Jerez ha puntato il dito contro Marc Marquez che nelle FP2 ha atteso la sua scia per piazzare un buon tempo: “Non è normale quello che fa“, aveva commentato Aleix nel debriefing.
Anche sui social il maggiore dei fratelli Espargarò è particolarmente attivo e in più occasioni ha risposto agli haters. In passato si è sbilanciato anche su questioni politiche scottanti, ha criticato i vertici di Noale quando i risultati non arrivavano. Ma ora naviga in acque calme, tutto gira alla perfezione e riflette su quanto detto a Marc Marquez in Spagna: “Non l’ho criticato a livello generale perché lo ammiro tanto, ma criticavo un episodio in particolare e non me ne pento. Ma è pur vero che nel caso di Marc ho esagerato, perché quello che ha fatto lui l’ho fatto anche io e molte più volte di lui“.
Prendere o lasciare, questo è il carattere di Aleix Espargarò: limpido, sincero, senza filtri, diretto. “A volte può non piacere, può crearti dei problemi, ma devi essere quello che sei“, ha confessato in un’intervista a ‘Marca’. “Non prendo in giro nessuno, vado in faccia e dico quello che penso. Penso che dovrebbero esserci più persone così“. Ma su alcuni tempi fa dietrofront e avrebbe preferito tacere: “Non dovevo affrontare certe questioni politiche, non dovevo farmi coinvolgere“.
In certe occasioni, con il senno di poi, per la troppa sincerità si è rivelato un po’ scortese, specie nei confronti del suo team, quando i risultati erano deludenti. “Leggo cose che ho detto e non le penso davvero. Se c’è una cosa che mi è chiara è che nella vita non si può mancare di rispetto a nessuno. Non puoi essere scortese e a volte mi è capitato“, ha concluso il pilota Aprilia. “Ed è qualcosa di cui mi sono pentito“.