La prossima tappa del Mondiale MotoGP rischia di essere cancellata a causa del super tifone Nanmadol che si sta abbattendo sul Giappone.
La carovana del Motomondiale ha smontato tutte le attrezzature dal paddock di Aragon subito dopo la gara di domenica, c’è poco tempo per mettersi in volo verso il Giappone. Dorna da tempo aveva stabilito un solo turno di prove libere al venerdì, per andare incontro alla logistica dei team alle prese con un autentico tour de force orientale. Si arriva a Motegi nel prossimo fine settimana, senza sosta si proseguirà al Buriram, in Thailandia.
Ma un contrattempo rischia la cancellazione del Gran Premio, se la situazione non rientrerà in tempi brevi. Infatti in Giappone si è scatenato il super tifone Nanmadol, con le autorità cinesi costrette ad ordinare l’evacuazione di 9 milioni di cittadini nella zona sud-ovest del Paese. 350mila abitazioni sono rimaste a lungo senza elettricità, decine di migliaia di persone hanno trascorso la notte nei rifugi di emergenza. Il super tifone avanza con venti fino a 234 km/h e sta causando forti rallentamenti anche nei voli in arrivo e in partenza.
MotoGP in corsa contro il tempo
I team del Motomondiale stanno registrando ritardi di almeno 4 o 5 ore nei voli diretti in Giappone. La speranza è che vada scemando quanto prima per consentire al paddock della MotoGP di atterrare a Tokyo e raggiungere Motegi entro martedì sera, nella migliore ipotesi. L’arrivo di tutto il materiale è previsto per l’alba di venerdì, con gli uomini ai box costretti ad un lavoro serrato. Un po’ come avvenuto in Argentina per il problema accorso all’aereo cargo.
Nel Paese del Sol Levante sono ancora vigenti severe restrizioni legate alla pandemia di coronavirus. Ma dal 7 settembre sono state revocate le grandi restrizioni all’ingresso per i viaggiatori internazionali, non è più necessario sottoporsi a PCR o quarantena. Ma chi non ha svolto l’intero ciclo vaccinale dovrà presentare il risultato negativo di un tampone eseguito 48 ore prima dell’ingresso.
I servizi dei treni ad alta velocità sono stati sospesi e sono attualmente attivate l’allerta rossa (secondo livello massimo) e l’allerta gialla (terzo livello) per pioggia. Le scatole contenenti tutto il materiale del Mondiale sono state trasferite a Saragozza domenica sera e saranno trasferite con quattro aerei cargo privati, due con scalo a Doha (Qatar) e gli altri due a Tashkent (Uzbekistan), prima di proseguire il volo con destinazione Narita, l’aeroporto di Tokyo. Qui l’arrivo è previsto per giovedì pomeriggio, se le condizioni climatiche lo consentiranno.