I tantissimi tifosi di Michael Schumacher non sono riusciti a trattenere le lacrime: svelato un grandissimo rimpianto.
Quando si parla di Michael Schumacher vengono sempre in mente i fantastici anni in Ferrari che hanno fatto sbocciare un amore eterno tra il campionissimo tedesco e la Rossa di Maranello, oltre che ovviamente con tutti i tifosi italiani che hanno esultato alle straordinarie vittorie di quel periodo. Dopo le delusioni dei primi anni con il Cavallino rampante, con il Mondiale spesso sfumato all’ultima gara, è arrivata una fantastica cinquina: dal 1999 al 2004 Michael Schumacher ha totalmente dominato la Formula 1, vincendo ben cinque titoli alla guida della Ferrari. Tuttavia il Kaiser ha avuto anche altre esperienze in F1 oltre alla meravigliosa epopea in rosso: basti pensare ai due Mondiali vinti con la Benetton prima di passare in Ferrari.
E non è tutto, perché dopo la meravigliosa avventura con la scuderia di Maranello il pilota tedesco – che ha compiuto 55 anni lo scorso 3 gennaio – è stato protagonista anche di un’altra esperienza che i fan dell’automobilismo ricordano molto bene.
Schumacher, infatti, aveva deciso di tornare sui suoi passi dopo aver comunicato il ritiro dalle corse. Dopo quattro anni di stop il pilota tedesco è rientrato in F1, precisamente al volante della Mercedes.
Purtroppo Schumacher non è riuscito a ripetere gli straordinari successi conseguiti in Benetton e in Ferrari. Per lui tre stagioni con la scuderia di Brackley senza cogliere nemmeno un successo e centrando solo un podio nel GP d’Europa del 2012.
Da qui la decisione di ritirarsi nuovamente, prima che quel tragico incidente del 29 dicembre 2013 stravolgesse completamente la sua vita.
James Vowles, attuale Team Principal della Williams, ricopriva il ruolo di capo stratega della Mercedes nel periodo in cui Michael Schumacher era alla guida della Freccia d’Argento.
Proprio Vowles, in un’intervista rilasciata al podcast High Performance, ha rivelato che il più grande rimpianto della sua carriera nei motori è non essere riuscito a dare a Schumacher una Mercedes in grado di vincere.
“Questo mi addolora ancora oggi, perché meritava di vincere“, le parole del 44enne ingegnere britannico.
Vowles ha poi parlato del lato di Schumacher che non traspariva nei media, vale a dire quello umano.
“Si interessava sinceramente a chi fossi, a chi fosse la tua famiglia e a cosa ti motivasse – ha detto il Team Principal della Williams – E questo è difficile da trovare. Non lo faceva perché voleva ottenere un vantaggio, ma perché ci teneva: il Michael che si vedeva nei media era molto diverso dal Michael dietro le quinte”.