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Formula 1

Melbourne 2019, l’ultima volta della Formula 1 in Australia

Dopo due anni di stop causa pandemia, questa settimana ritornerà la Formula 1 in Australia sul circuito dell’Albert Park totalmente rivoluzionato. In attesa di rivedere il duello Leclerc-Verstappen in pista, andiamo a scoprire cosa è successo nell’ultimo Gran Premio.

La partenza del Gran premio d’Astralia 2019- Motori.News

Concretamente, l’ultima volta che la Formula 1 ha varcato il suo australiano è stato nel 2020. La pandemia è appena scoppiata ma team e piloti, sostenuti da tantissimi spettatori, sono pronti per scendere in pista per il primo appuntamento della stagione. Nella notte, però, scoppiano dei focolai all’interno di diversi team, McLaren e Renault su tutti, e il CEO di Formula 1 Chase Carey, con una conferenza stampa, decise di annullare l’evento.

Per vedere azione in pista dobbiamo invece ritornare nel 2019, quasi un’era geologica fa visti i tanti cambiamenti di vetture ma soprattutto di piloti. Si tratta, inoltre, dell’ultima gara sulla vecchia configurazione dell’Albert Park visto che questo weekend vedremo un layout totalmente diverso ( ne abbiamo parlato qui). Andiamo a riscoprire cosa successe quell’anno.

Un valzer di piloti, tra giovani scommesse e riscatto dei veterani

L’annata 2019 è forse l’ultima che ha portato i maggiori cambiamenti di piloti all’interno dei 10 team del Circus. Fatta eccezione per Mercedes ed Haas, che confermano le coppie Hamilton-Bottas e Grosjean-Magnussen rispetto alla stagione precedente, le altre scuderie hanno cambiato almeno un pilota.

Nasce il mito de “Il Predestinato”. Un ruspante Charles Leclerc approda in Ferrari al fianco del quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel dopo l’ottima annata in Alfa Romeo Sauber. E’ il secondo pilota più giovane a guidare per il Cavallino dopo il messicano Ricardo Rodriguez.

A metà del 2018 si accende la rivalità tra Daniel Ricciardo e Max Verstappen che costringe il box Red Bull ad una scelta per il futuro. Il team di Milton Keynes ha preferito proseguire con l’olandese, opzione facilitata dalla rottura dell’australiano con il box e la continua inaffidabilità della monoposto blu numero 3. Al suo posto arriva Pierre Gasly dalla Toro Rosso che, solo successivamente, scoprirà di aver vissuto il semestre più buio della sua carriera, salvo rivitalizzarsi in Alpha Tauri.

Daniel Ricciardo, dal 2019 pilota della Ranult- Motori.News

Intanto Ricciardo si fa spazio in Renault, dove proverà, con scarsi risultati, a rilanciare la sua carriera al fianco dell’esperto Nico Hulkenberg. Gli appassionati della serie Drive to Survive ricorderanno i tentativi dell’australiano di pronunciare il cognome del compagno di squadra durante la drivers parade al GP di Francia.

I cambiamenti non finiscono qui. Carlos Sainz, rimasto appiedato, dà inizio alla Smooth Operation in McLaren coadiuvato da uno dei promossi dalla Formula 2: Lando Norris. Tra i due nasce una sincera amicizia che dà giovamento e risultati ad un team reduce da un quadriennio molto turbolento. C’è spazio anche per Alexander Albon in F1, il secondo thailandese della storia dopo il principe Bira, che affianca il rientrante Kvyat in Toro Rosso. Non può non mancare il campione della Formula 2 George Russell che stimola una dura rivalità con il rientrante Robert Kubica in Williams.

A concludere questo lunghissimo valzer, non si può non citare l’amorevole sodalizio tra Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi in Alfa Romeo che, causa vettura poco competitiva, non otterranno risultati di grandissimo rilievo.

Nel segno di Valtteri

Dopo questo lungo preambolo, è tempo di concentrarci sull’attività in pista. Durante le prove libere, la Mercedes si dimostra la vettura da battere, seguita da Ferrari e Red Bull che, per questo appuntamento stagionale, si battaglieranno solo per la medaglia di bronzo. Un presentimento confermato anche in qualifica. Prima fila colonizzata dalle Frecce d’Argento, con Hamilton davanti a Bottas, seguite da Vettel, Verstappen e Leclerc che, alla prima qualifica sulla Rossa, si becca tre decimi dal compagno di squadra. Haas prova a confermarsi come quarta forza del lotto, con le due vetture che partono sesta e settima, seguite da Lando Norris. Male l’idolo di casa Daniel Ricciardo, solo 11°, ma davanti ad Hulkenberg. Fanno peggio Pierre Gasly e Carlos Sainz che, con delle ottime Red Bull e McLaren, non riescono a superare il Q1.

Charles Leclerc, al debutto con la Ferrari a Melbourne- Motori.News

Alle ore 15 australiane, le 7 in Italia, del 17 marzo, inizia la stagione di Formula 1 sul circuito di Melbourne. Brutto inizio per Lewis Hamilton, tanto che Bottas lo supera alla prima curva. Le due Ferrari e Verstappen  provano delle azioni di disturbo al duo di testa, senza particolare successo. Tutto regolare alla partenza, tranne per Daniel Ricciardo che continua la sua maledizione con la gara di casa che terminerà anzitempo. Il pilota della Renault rompe l’ala anteriore passando sull’erba ed è costretto ad andare a sostituirla ai box compromettendo l’intera corsa.

In vetta non si vede grande spettacolo: Bottas è in grande spolvero e, con un grande passo gara, distanzia la concorrenza che resta, a sua volta volta, piuttosto distaccata tra loro. A centro gruppo c’è qualche azione, con Carlos Sainz che, nell’atto della sua rimonta, rompe il motore. Il rapporto tra Haas e i pit-stop in Australia non è idilliaco: un problema di fissaggio alla gomma anteriore fa costare diverso tempo a Grosjean. Come la scorsa stagione, sarà poi costretto al ritiro, ma in questo caso per un problema alla sospensione.

Continua, intanto, la corsa solitaria di Valtteri che comanda con 17 secondi di vantaggio su Hamilton e 19 da Vettel che deve proteggere il terzo posto da Max Verstappen. La Red Bull, equipaggiata da quest’anno con il motore Honda, riesce a sorpassare la Ferrari in zona DRS verso curva 3. L’olandese, però, non si arrende e punta anche Hamilton, arrivando a pochi decimi da lui all’ultimo giro. E mentre si crea un trenino che va dalla settima all’undicesima posizione, il finlandese della Mercedes numero 77 arriva sul traguardo per coronare uno straordinario weekend con il primo posto e il giro veloce, che da quest’anno vale un punto. Iconico il team radio finale  rivolto allo stratega James Wolves che, nel 2018, aveva coinvolto Bottas in diversi ordini di scuderia.

Valtteri Bottas vince dominando il GP d’Australia 2019- Motori.News

A completare il podio arrivano insieme Hamilton e Verstappen. Weekend amaro per la Ferrari, con il quarto posto di Vettel e il quinto di Charles Leclerc. Sesto posto per Magnussen, che porta almeno una Haas a punti, seguita dal trenino composto da Hulkenberg, Raikkonen, Stroll e Kvyat a completare la zona punti.

Conclusioni

Il dominio di Valterri difficilmente potrà verificarsi per questa edizione. Il finlandese è adesso in forza all’Alfa Romeo, mentre Mercedes è attualmente in ritardo rispetto a Ferrari e Red Bull. Il terzo capitolo della rivalità tra Leclerc-Verstappen è in atto anche per questo weekend, con le due vetture che partono favorite, con un leggero vantaggio nei confronti della scuderia di Milton Keynes visti i lunghi rettilinei.

Per scoprire i verdetti definitivi dobbiamo aspettare la gara domenica alle prime ore del giorno italiano. Lì scopriremo se  la Rossa riuscirà a tornare al successo o, per la seconda volta di fila, il gradino più alto del podio sarà ad appannaggio di Red Bull.

 

Francesco Romeo

Napoletano, classe 2002. Studente di Scienze della Comunicazione e nel tempo libero parlo di sport, soprattutto di calcio e motori. Mi trovate anche su Sottoporta-Il calcio Internazionale.