Nikita Mazepin, ex pilota Haas, ritorna a parlare a due mesi dal suo appiedamento ai microfoni della CNN. Tanti gli auspici così come le critiche al suo ex team che sta usando i soldi di Uralkali ingiustamente.
Nikita Mazepin, come ogni ragazzo che sogna di approdare in Formula 1, ha lavorato tantissimo per raggiungere questo traguardo. L’appoggio di Uralkali è stato importante per la sua carriera che, nel 2021, ha avuto un punto di svolta grazie alla proposta di Haas.
Dopo una stagione di apprendistato, il 2022 doveva essere l’anno della verità per il pilota russo. Qualche settimana prima dell’inizio della nuova annata, Mazepin è stato appiedato da Haas che ha anche rescisso il contratto con lo sponsor Uralkali a causa della guerra in Ucraina.
Una decisione che Nikita ha reputato ingiusta e ha inaugurato un’associazione, “We compete for one“, al fine di tutelare tutti gli atleti russi ribadendo la loro posizione neutrale. A due mesi dal suo appiedamento, è stato intervistato dalla CNN nel programma Quest Means Business, affrontando diversi temi.
Per prima cosa, Nikita ha voluto esprimere nuovamente la sua riguardo alla guerra Russo-Ucraina, rimanendo in una (giusta) posizione di neutralità:
“Per tutta la mia vita ho vissuto in un mondo tranquillo ma, per quanto riguarda la mia posizione, devo essere neutrale perché sono un atleta. Ho creato un’associazione per questo e la FIA mi aveva anche permesso di correre senza bandiera.”
Nonostante ciò, la sua vecchia squadra gli ha impedito di continuare la sua carriera:
“Il problema attualmente è quello di tornare in uno sport come la Formula 1 in cui le squadre sono autorizzate a trattenere i soldi degli sponsor senza rispettare gli accordi. Sicuramente queste sono questioni che devono essere risolte”.
Il collegamento è piuttosto evidente con la scelta di Haas di interrompere improvvisamente il contratto con Uralkali, ex title sponsor e proprietaria del padre di Nikita. Inoltre, il team di Kannapolis pare non abbia restituito i soldi all’azienda.
Inoltre, Mazepin ha parlato anche del suo futuro di pilota:
“Non so se ritornerò in Formula 1, vista la situazione attuale. Ho lavorato per tantissimi anni e ci sono riuscito, ma improvvisamente ho perso il posto. Sicuramente è una questione minore in confronto con ciò che sta accadendo. Devo essere paziente”.