Max Biaggi licenzia anche un terzo meccanico del suo team. In pochi giorni la sua squadra coinvolta in due episodi assurdi.
Lo Sterilgarda Max Racing Team si ritrova dinanzi ad un nuovo caso “anomalo” dopo il licenziamento dei due meccanici. Ricordiamo che nel corso delle qualifiche al MotorLand di Aragon due meccanici della scuderia di Max Biaggi impegnata nel campionato Moto3 hanno ostacolato la ripartenza di Adrian Fernandez, rivale del team KTM Ajo. Si sono avvicinati lestamente allo spagnolo mentre stava in pit-lane e lo hanno frenato pinzando la leva del freno.
L’episodio è stato ripreso e diffuso dal team KTM Tech3, tanto da diventare virale in poche ore e scatenare lo sdegno di Max Biaggi, costretto a chiedere pubblicamente scusa. Dorna ha multato i due meccanici, ma la sanzione più pesante è arrivata dai vertici della loro squadra che hanno deciso di licenziali al termine del GP della Thailandia. Dalla Malesia verranno sostituiti ma non saranno gli unici.
Infatti a distanza di poche ore Max Biaggi ha avuto un’altra gatta da pelare. Un video risalente alla stagione 2019, è stato diffuso sul web dove si vede un meccanico del team CIP Green Power aggredire fisicamente il suo pilota Tom Booth-Amos che rientrava ai box dopo un guasto meccanico alla sua moto. Il pilota britannico ha confermato l’autenticità del filmato, il team CIP si è scusato pur dichiarandosi all’oscuro dei fatti. “Riguardo al video del 2019, a nome del team, denunciamo con forza questo tipo di comportamento e vogliamo scusarci pubblicamente con Tom Booth-Amos”.
Lo stesso meccanico oggi lavora, anzi lavorava, nel team di Max Biaggi impegnato in Moto3, nell’angolo di box di John McPhee. FIM, IRTA e Dorna Sports hanno reso noto che M.C. (queste le iniziali) è stato licenziato dal team “e non tornerà a lavorare per loro dopo il Gran Premio della Malesia… I comportamenti abusivi non devono e non saranno tollerati – si legge nella nota stampa -. Tutte le parti continueranno a lavorare per rendere il paddock della MotoGP l’ambiente di lavoro più sicuro possibile“.
Il team CIP ha inoltre preso nettamente le distanze dal tecnico protagonista di quel video. “Una squadra non è lo sforzo di una persona ma di un intero gruppo di persone. Ecco perché il tecnico non è più coinvolto nel nostro team. La violenza di qualsiasi tipo non è accettabile nel nostro sport e non solo. Abbiamo adottato tutte le misure necessarie per garantire che non si ripeta in futuro“.