Il pilota Aprilia Maverick Vinales risponde alle critiche di alcuni detrattori, ma la pressione del paddock MotoGP è difficile da gestire.
Maverick Vinales è balzato al centro dell’attenzione nel 2021 per la separazione anticipata dalla Yamaha. Prima della pausa estiva aveva annunciato la rescissione del contratto al termine della stagione MotoGP, ma al rientro dalle vacanze la situazione era più compromessa del previsto e, nel secondo week-end austriaco, la Casa giapponese ha lasciato a casa lo spagnolo. Il motivo è una sua manovra azzardata che poteva compromettere un’unità motore della YZR-M1.
Sin dai primi anni con la Yamaha Maverick Vinales ha avuto qualche problema a gestire la pressione interna al box e nel paddock. Bastava una breve scia di risultati negativi per innervosirlo e indurlo all’errore. Tanto che si è rivolto ad uno psicologo dello sport, fenomeno molto comune tra gli sportivi di ogni categoria. Ma questo retroscena ha messo al centro dell’attenzione la sua “fragilità” psicologica, vista come una componente dei suoi alti e bassi.
Vinales e la pressione della MotoGP
L’argomento è ritornato alla ribalta durante il Gran Premio dell’Indonesia. Il pilota Aprilia ha esordito in questo campionato MotoGP con un 12° e 16° posto nei primi due round a Losail e Mandalika. Prestazioni che iniziano a sollevare qualche mugugno da parte della massa dei fan nei suoi confronti… “La mia salute mentale è fantastica, non potrei immaginare una vita migliore di quella che ho“. La RS-GP è un progetto ancora in divenire, che può ambire al podio, ma in determinate circostanze. La Casa di Noale non a caso può fare ancora affidamento sulle concessioni elargite dal regolamento.
Sotto i riflettori c’è ancora il suo comportamento ai tempi della Yamaha, quando ha mandato su di giri il motore della M1 in Austria, prima dell’espulsione dai box. “Normale che un atleta si arrabbi quando dà il suo meglio ma i risultati non arrivano. Non si può fingere di essere dei robot perché abbiamo dei sentimenti. Tutti abbiamo i nostri problemi“, dice Maverick Vinales come riporta Motorsport-Total.com. “Ma questo non significa avere dei problemi di salute mentale“.
Anche i vertici Yamaha hanno a volte puntato il dito contro il suo carattere, sia durante i quattro anni e mezzo di collaborazione che dopo la separazione. “Dicono sempre che il mio problema è il lato mentale. Non credo proprio, so bene qual è il problema“. Il pilota di Roses viene affiancato da uno staff completo che comprende psicologo, fisioterapista, personal trainer, oltre alla squadra di tecnici e meccanici. “Difficile gestire la pressione, tutti vogliono che tu vinca. Da un lato significa che le persone si fidano di me. Dall’altro se non ce la fai è difficile da gestire“.