In un evento TV su un’emittente spagnola Marc Marquez ritorna a parlare del confronto con Valentino Rossi e del GP di Sepang 2015.
Marc Marquez e il calciatore del Betis Siviglis Joaquin Sanchez si sono ritrovato sul circuito di Jerez. Una buona occasione per scambiare una chiacchierata, seduti in poltrona lungo il rettilineo del tracciato andaluso, e poi compiere alcuni giri di pista su una Honda RC213V-S. Al centro delle argomentazioni ci sono questioni di vita privata e professionale, con il fenomeno di Cervera che annuncia scherzosamente un fidanzamento verso la fine del 30° anno di età.
In una puntata andata in onda sull’emittente spagnola Antena 3, il giocatore della Liga, al suo ultimo anno di carriera, intrattiene l’otto volte campione di motociclismo con una serie di domande che spaziano dagli infortuni fino alla storica rivalità con Valentino Rossi. Marc Marquez ribadisce ancora una volta di aver pensato alla fine della sua carriera dopo i due casi di diplopia. Il primo verso la fine del 2021, dopo una caduta in allenamento, il secondo dopo l’incidente rimediato in Indonesia nel corso del warm up.
Il fuoriclasse Honda ha ammesso di aver vissuto i due volti della medaglia dell’essere uno sportivo. Quella del sentirsi un supereroe che ha vinto tutto, fino a quel terribile incidente nel 2020 proprio a Jerez, alla curva 3, che dà inizio al periodo più difficile della sua vita, condito da operazioni, errori di valutazione, nuovi interventi chirurgici. Fino all’ultimo problema alla vista: “Un infortunio al braccio puoi dimenticarlo se lo tieni fermo, ma la vista è la vista, aprivo gli occhi e vedevo doppio…“.
Il tema più intrigante riguarda la rivalità con Valentino Rossi, in particolare quanto accaduto a Sepang nel 2015. La sfida con gli altri piloti è il sale delle corse, ma quella con il campione di Tavullia non ha mai avuto fine. A Marc Marquez non è scesa giù la mancata stretta di mano a Misano nel 2018. “Quando ti negano il saluto e ognuno sta sulle sue, beh è così. Questo è come un divorzio, se ascolti una versione sarà quella, e se ascolti l’altra è quella che decidi di credere. Non ci sono buoni o cattivi. Quello che è successo è successo, c’era tensione ed è esplosa“.
Ma il racconto di Marc non finisce qui e fa un paragone calcistico. “Se tu sei Messi non cerchi il contatto o che il gioco si scaldi. Se invece ti vedi in difficoltà cerchi che l’atmosfera si diradi un po’, i cartellini, un contatto, pam pam e gol. E’ successa un po’ la stessa cosa. In quel finale di stagione Lorenzo aveva più velocità di lui. Cercava di surriscaldare l’ambiente, non aveva la stessa velocità“. Tra loro non ci sarà possibilità di fare pace, anche a distanza di molti anni: “Apprezzo ciò che ha fatto per il motociclismo, ma lui fa le sue cose ed io le mie“.