Marc Marquez ha cambiato vita dopo gli interventi al braccio, adesso tocca alla Honda sapersi adeguare ai tempi.
Marc Marquez ha dovuto cambiare vita dopo i vari interventi al braccio destro conseguenti all’incidente di Jerez nel luglio 2020. Ha trasferito la sua residenza a Madrid per evitare continui e stressanti viaggi per sostenere la riabilitazione dall’equipe medica di sua fiducia. Nella capitale spagnola ha trovato nuovi stimoli e ritmi di vita, ha conosciuto il suo nuovo manager Jaime Martinez Recasens, capo della divisone Motorsport di Red Bull negli ultimi 12 anni, che si occuperà anche della carriera di suo fratello Alex.
Il pluricampione della Honda ha avuto il coraggio di cambiare, di ritornare a breve distanza dall’operazione al braccio. Avrebbe potuto attendere e non prendersi troppi rischi, ma il test di Misano era di vitale importanza per gettare le basi del prossimo campionato del mondo di MotoGP. Perché molte delle novità tecniche sono già al vaglio degli ingegneri HRC e del “Cabroncito”, nel 2023 sarà vietato sbagliare, perché la concorrenza dei marchi europei inizia a fare paura.
Honda in risalita dopo il Covid
La stagione 2020 non è stata segnata soltanto dall’incidente di Marc Marquez, ma anche dalla pandemia Covid che ha messo sotto scacco le aziende giapponesi. Honda, Yamaha e Suzuki sono stati “danneggiati ancora di più, soprattutto perché nel 2020 e nel 2021 la maggior parte del Mondiale si è svolto sui circuiti europei“, ha spiegato l’otto volte iridato. “Gli ingegneri asiatici si sono trasferiti in Europa, ma non erano più in fabbrica. La comunicazione e il livello di lavoro si sono un po’ abbassati“.
Le condizioni erano simili per tutti i costruttori e un’azienda di portata internazionale come la Honda non può usare la pandemia come giustificazione. Marquez ricorda: “Non deve essere una scusa perché alla fine partecipi ad un Mondiale e devi anche saperti adattare ai cambiamenti, altrimenti vieni sorpassato“, ha spiegato in una lunga intervista rilasciata al suo sponsor Estrella Galicia, all’indomani della gara in Thailandia che ha concluso con un incoraggiante 5° posto.
A Marc il compito di portare avanti l’evoluzione della RC213V, i suoi feedback sono imprescindibili per indicare ai tecnici nipponici la strada da seguire in vista dell’inverno, quando in fabbrica si proseguirà con il lavoro sul prototipo della prossima stagione. “Speriamo che per il 2023 facciano un grande passo avanti, ma non posso rimproverargli nulla, perché vedo un enorme sforzo da parte loro e sento in loro la voglia di vincere ancora. Poi c’è anche l’importanza di fare ogni passo nella giusta direzione“.
Fino alla preseason sembrava che la Honda fosse la gande favorita, per il semplice fatto di avere rivoluzionato molte aree della moto. Ma Marc Marquez ricorda: “Un grande cambiamento non significa andare in meglio. In questo caso abbiamo fatto un cambiamento migliore rispetto all’anno prima. La moto va meglio, ma ci sono altre fabbriche che hanno fatto passi in avanti più grandi di noi“.