I furti auto in Italia sono in aumento. Purtroppo sono una piaga nel settore automobilistico da sempre, che non accenna a riduzioni.
Furti auto ci sono sempre stati e probabilmente ci saranno sempre perché nonostante i controlli stringenti mediante telecamere e addirittura riconoscimenti visivi dei volti, i ladri hanno sempre trovato il modo migliore e più furbo per fregare l’auto in men che non si dica senza nemmeno dare nell’occhio.
A causa della crisi il numero dei malviventi è aumentato, sono sempre più agguerriti e in agguato. Con la disoccupazione e la crisi economica, i ladri non prendono di mira soltanto le auto ma anche tutto ciò che vi è all’interno. Per cui bisogna fare attenzione a non lasciare dentro il mezzo effetti personali, come elettronica, quindi PC, tablet, smartphone oppure borse, zaini, soprattutto non in posti dove sono ben visibili per esempio sui sedili.
Furti auto ecco a cosa bisogna fare attenzione per non cadere nella trappola dei ladri
Ad attirare l’attenzione dei ladri sono per esempio i cerchi in lega, quelli grandi da 18 pollici o addirittura oltre. Questi possono anche costare migliaia di euro sul mercato nero, ecco perché all’improvviso durante la notte l’auto rischia di trovarsi senza catalizzatore o direttamente senza ruote. Non solo all’impatto è inguidabile, ma richiede anche una spesa parecchio alta per il ripristino. Ci vogliono anni e anni di sacrifici per acquistare un’auto che sia nuova o usata poco importa. Ma ci vogliono pochissimi minuti perché un ladro la porti via, a questo proposito i dati sono allarmanti.
Alcune tipologie di auto sono ambite perché per smontarle ci vogliono veramente pochi secondi. Vengono rivendute anche come pezzi di ricambio. In particolare stiamo parlando dei pezzi di ricambio che costano di più o maggiormente richiesti. Non a caso i ladri hanno delle auto preferite.
L’auto più richiesta non è un’auto sportiva d’importazione, né una super elegante e costosa. Si tratta semplicemente della Fiat Panda. Una piccola utilitaria che ha subito vari restyling estetici e meccanici nel corso degli anni, amata da tutti infatti anche i difetti sono apprezzati come fossero pregi. La 4×4 è diventata un oggetto di culto, sale anche dove i fuoristrada accusano la fatica.
A seguire c’è la Fiat 500, poi la Fiat Punto e per concludere la lancia Y. Tutte utilitarie italiane, molto diffuse e che per questo offrono una importante possibilità di business nel campo del riciclaggio di tutti i pezzi di ricambio.
Pezzi aftermarket non nuovi, ecco cosa sono e a cosa fare attenzione
Se in fase di riparazione, il meccanico dovesse proporre “pezzi aftermarket non nuovi”, il consiglio è rifiutare sempre perché è molto probabile che si tratti di pezzi di ricambio rubati.
Non è necessario dirlo ma anche le auto storiche sono oggetto di desiderio dei ladri. Per cui se si ha un garage si consiglia di tenere dentro questa tipologia di auto, definita pregiata e molto ricercata.