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MotoGP

Marc Marquez, una dote unica: il segreto svelato dall’ingegnere italiano

Marc Marquez campione in pista e talento puro anche all’interno del box. Il retroscena svelato dall’ing. elettronico Filippo Tosi.

Marc Marquez – Motori.News

Dietro i successi di Marc Marquez, sei volte campione del mondo della classe MotoGP, c’è anche lo zampino di un grande ingegnere italiano, esperto di elettronica: Filippo Tosi. Ha maturato una lunga esperienza con la Ducati come ingegnere elettronico fino al 2014, poi è andato a lavorare in Magneti Marelli Motorsport, prima di passare all’ombra dell’Ala dorata dalla stagione 2017. Ha cominciato a vincere titoli iridati, fino alla debacle post 2020, quando il ‘Carboncito’ ha riportato quel drammatico incidente a Jerez.

A quel punto il marchio giapponese ha intrapreso un periodo difficile, entrando in un tunnel di pessimi risultati che non hanno portato a nessuno titolo mondiale, solo tre vittorie in tre anni, e tutte con Marc Marquez non al top delle condizioni fisiche, appena due podi nella stagione 2022 (uno con Pol Espargarò a Losail). Ma l’ingegnere Filippo Tossi è certo: “Siamo le stesse persone che hanno vinto per tanti anni di fila“, racconta a ‘Behind the Dream’. “Sono certo che usciremo da questa situazione“.

Marc Marquez maestro della telemetria

Marc Marquez – Motori.News

A trainare fuori dalle cattive acque la Honda ci dovrà pensare ancora una volta Marc Marquez, capace di colmare le alcune tecniche con il suo talento. Ma stavolta serve un decisivo step da parte dei vertici HRC. L’ingegnere Filippo Tosi, 40enne originario milanese, ha dovuto adattarsi ad un ambiente di mentalità nipponica, ben diversa da quella italiana ed europea con cui aveva lavorato fino al 2016. “Sono due culture molto differenti… ma penso che sia uno dei nostri maggiori punti di forza“.

Quasi ogni giorni si collega da Bologna, dove Filippo Tosi vive, con il Giappone in vista delle gare successive. Un lavoro che avviene alle prime luci dell’alba per contrastare l’ampio fuso orario tra Roma e Tokyo. “E poi nel pomeriggio faccio il mio lavoro di ingegnere, quando produco risultati“. La sua presenza è viva anche all’interno del box, dove lavora a stretto contatto con Marc Marquez, un onore che non tutti gli ingegneri elettronici possono vivere sulla propria pelle.

E l’otto volte iridato ha qualcosa che lo rende straordinario anche fuori dalla pista, quando scende dalla sua RC213V e si siede sulla sua poltroncina nella ‘scatola’: “A volte torna ai box dopo una sessione, lo vedo prendere un pezzo di carta e una penna per scrivere la telemetria su quello stesso foglio“, ha raccontato Filippo Tosi. “Poi torno al mio computer, controllo i numeri, ed è esattamente come ha detto. Onestamente, penso che sia qualcosa di un altro pianeta“.

Luigi Ciamburro