Marc Marquez concede una lunga intervista ad un quotidiano italiano: il campione MotoGP parla del suo infortunio e di Valentino Rossi.
Marc Marquez ritorna sul capitolo Valentino Rossi dopo le recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa spagnola. Il fuoriclasse della Honda spera di mettersi alle spalle l’infortunio e ritornare a lottare per il titolo MotoGP.
Dopo la lunga scia di interviste rilasciate alla stampa spagnola, Marc Marquez si concede anche ai media italiani. In un’intervista al ‘Corriere della Sera’ ritorna a parlare del suo infortunio, ampiamente dibattuto nel docu-film ‘All In’ in onda su Amazon Prime Video. L’incidente di Jerez lo ha spinto in un tunnel oscuro durato tre anni, dove ha affrontato momento difficili, quattro operazioni, due casi di diplopia e una mancanza di risultati nella classe MotoGP, in cui era abituato a vincere a segnare record.
Attende con impazienza una nuova stagione in classe regina per cercare il riscatto, anche se lo sviluppo tecnico della sua Honda RC-V lascia alquanto a desiderare. Per l’otto volte campione del mondo saranno due stagioni decisive per pianificare al meglio il suo futuro e finale di carriera: l’obiettivo è ritornare ad essere campione del mondo con il marchio dell’Ala dorata, ma se non riuscirà a raggiungerlo ha lasciato intendere chiaramente che cercherà un nuovo costruttore con cui puntare al Mondiale.
Le sue condizioni fisiche sono migliorate in seguito all’ultima operazione chirurgica sostenuta negli States lo scorso 2 giugno. Solo le prime gare sapranno dirci fino a che punto può spingersi il campione di Cervera: “Dovremo attendere le prime quattro o cinque gare per scoprirlo“, ha detto Marc Marquez. L’introduzione delle Sprint Race richiederà un ulteriore sforzo fisico con due gare a weekend. “Mi sento meglio e sto facendo progressi, non si può sbagliare nulla nella preparazione atletica“.
Nell’intervista al quotidiano italiano viene di nuovo rispolverato l’argomento Sepang 2015 e la diatriba con Valentino Rossi. Come al solito risponde con la massima schiettezza e senza troppa riverenza per la leggenda di Tavullia. Con Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo ci sono state scintille in pista, poi tutto si è risolto in maniera sportiva e diplomatica. Viceversa con il Dottore: “Con lui la sfida è stata di un’altra intensità, di vasta portata, tra noi c’è stato un prima e dopo“. Sarà possibile deporre l’ascia di guerra in futuro? “Forse tra 20 o 30 anni, chi lo sa… Di certo non succederà domani“.