L’incidente di Marc Marquez nel 2020 ha spinto a cambiare i protocolli medici: la pressione mediatica giocò un ruolo nella vicenda.
Dopo l’incidente a Jerez nel 2020 Marc Marquez fu operato in tempo record nel tentativo di recuperare in vista della gara successiva in programma una settimana dopo. In una stagione ristretta a causa della pandemia Covid, il campione della Honda non voleva perdere neppure un Gran Premio e, a suon di scatti postati anche sui social mentre si allenava a fare flessioni, poco dopo essere uscito dalla sala operatoria, è riuscito a ricevere il ‘fit’ per ritornare subito in sella alla RC213V.
Un tentativo andato a vuoto, perché dopo aver provato nelle prove libere ha dovuto rinunciare a proseguire. Guidare una MotoGP richiede sforzo fisico e l’omero destro ha lanciato un primo segnale d’allarme. A distanza di giorni avverte qualcosa di strano mentre è in casa, nel tentativo di aprire una finestra ed è costretto a ritornare in sala operatoria. Intervento che ha poi avuto delle complicazioni, tanto da ritenersi opportuno un terzo intervento a distanza di mesi.
Il tentativo di voler ritornare in pista a distanza di pochissimi giorni dalla prima operazione ha complicato la sua carriera. Per questo motivo, assicura il dottor Angel Charte, responsabile medico del Motomondiale, non si ripeteranno altri casi simili in futuro. La vicenda Marc Marquez ha spinto a cambiare alcuni protocolli validi per i piloti che ritornano in pista dopo un grave infortunio e devono ricevere il ‘fit’ per correre.
Lo stesso dottor Charte, dopo averne discusso con il Direttore Generale della FIM e il Dr. David MacMagnus, direttore della Commissione medica della FIM, ha proposto di modificare certi protocolli. “Ho chiesto di fare test più approfonditi sui piloti dopo un grave infortunio“, ha detto in un’intervista ad ‘AS’. “Abbiamo introdotto neurochirurghi, oftalmologi e traumatologi, tutti consulenti da parte nostra“, così da formare una piccola commissione medica di esperti che possano giudicare se davvero un pilota è pronto a rimettersi in sella
Con Marc Marquez è stato commesso qualche piccolo errore, ma sono state rispettate tutte le normative allora vigenti. Seppur sia vero che la pressione mediatica abbia influito non poco… “Marquez ha ricevuto l'”idoneità” perché ha superato tutti i test. Poi abbiamo cambiato il codice medico e siamo più esigenti… Quello di Marquez è un problema complicato a causa dell’importanza del personaggio. La pressione aumenta molto per il dottore e poi tutti ne parlano“, ha concluso il dottor Angel Charte. E assicura che casi simili non si ripeteranno in futuro.