Marc Marquez festeggia il suo 30° compleanno alla vigilia di una stagione MotoGP che ha un’importanza cruciale per la sua carriera.
Marc Marquez spegnerà 30 candeline venerdì 17 febbraio 2023, comincia ad essere uno dei piloti più anziani in griglia, ma ha ancora una grande fame di vittorie. Ritornato in piena forma fisica dopo tre anni da dimenticare, alle prese con un grave infortunio al braccio destro rimediato a Jerez nel luglio del 2020. Ma ora la parola passa alla Honda.
I vertici HRC hanno rimescolato le carte e messo a capo del progetto MotoGP l’ingegnere Ken Kawauchi, ex Suzuki. Nei tre giorni di test a Sepang sono stati raccolti una gran mole di dati per riprogettare la RC213V, sia dal punto di vista della ciclistica che dell’aerodinamica. A Portimao sarà il vero test preseason per allestire il miglior pacchetto possibile in vista della prossima stagione.
La Casa giapponese dovrà reagire e predisporre i miglioramenti richiesti dal campione di Cervera, ma non sarà facile recuperare il gap dalle Ducati in così poco tempo. Marc Marquez non ha timore di dover cambiare marca in un futuro prossimo pur di conquistare il suo nono titolo iridato, ma prima vuole tentare il tutto per tutto con la Honda. Del resto il team ha sempre creduto in lui e lo ha aspettato fino al suo rientro, appoggiandolo anche nei momenti più complicati.
In un’intervista concessa a Motorrad Magazine ribadisce la sua fedeltà al marchio, nella speranza di chiudere qui la sua carriera. “Sarebbe un grande onore per me correre con la Honda per tutta la mia carriera. Ma ho bisogno di un progetto vincente – ha sottolineato il pluricampione catalano -. Devo sentire che posso vincere, questo è ciò che mi stimola. Il motivo per cui corro in moto è vincere“.
Non è facile per nessuno condividere il box con Marc Marquez, come è capitato a Dani Pedrosa, a Jorge Lorenzo, a Pol Espargarò. Nel 2023 sarà Joan Mir ad affiancarlo nel box, l’impresa sarà ardua per il maiorchino. “In Honda puoi sbagliare per due motivi: per avere aspettative troppo alte, come successo a Pol Espargarò. Oppure perché non sei disposto a correre più rischi degli altri. Basta pensare alle cadute: i piloti Honda ne riportano più di ogni altro marchio“.
Il Cabroncito è disposto ad assumersi la sua dose di rischio anche nel prossimo biennio, al termine del quale scadrà il suo contratto con la Honda. Se non riuscirà a centrare il Mondiale potrebbe decidere di guardarsi intorno per scegliere con quale marchio mettere fine alla sua carriera. “Se vincessi un altro titolo, sarebbe di gran lunga il più importante di tutti“.