La carriera di Marc Marquez è a rischio: a lanciare l’allarme è un noto specialista di oftalmologia e chirurgia orbitaria che opera in Spagna.
Bisognerà attendere la prossima visita oculistica a Barcellona per conoscere i tempi di recupero di Marc Marquez. Dopo l’incidente nel warm-up a Mandalika la diplopia si è ripresentata a distanza di cinque mesi, ma non bisogna dimenticare che per lo stesso disturbo visivo è già stato operato nel 2011. Il nervo ottico è una brutta bestia per il campione della Honda che, anche se guarirà a breve, dovrà farci sempre i conti.
Un rischio di cui era a conoscenza ma che ha voluto prendersi per non mettere fine alla sua carriera prematuramente. Nel week-end in Indonesia aveva riportato un primo incidente nelle FP2 a 160 km/h, altre due cadute più “leggere” nella prima sessione di qualifiche. Infine un violento highside domenica mattina che sembra essersi risolto con un trauma cranico e l’unfit dichiarato dai medici del circuito che lo hanno fermato in via precauzionale. Durante il viaggio di ritorno in Spagna qualche capogiro e il ripresentarsi della diplopia.
Nel messaggio lanciato sui social dal pluricampione della MotoGP si parla di un problema “meno serio” del precedente e potrebbero bastare alcune settimane per ritornare alla vista normale. Sarà il dottor Sanchez Dalmau a dare il via libera per ritornare ad allenarsi regolarmente e in sella alla sua Honda RC213V. Ma la diplopia è fenomeno alquanto diffuso tra gli atleti del motorsport, del ciclismo e degli sport di contatto; stimare i tempi di recupero è sempre complicato quando si tratta di un nervo. Quindi fra pochi giorni potrebbe anche non esserci una data precisa.
Il dott. Javier Coloma, specialista di oftalmologia e chirurgia orbitaria presso la Clinica Baviera e l’Ospedale HM La Esperanza (a Santiago de Compostela) parla di carriera a rischio per Marc Marquez. “L’ha già superato due volte e il trattamento è conservativo“, spiega sulle colonne del sito spagnolo ‘AS’. “Se ne è accorto dopo molto tempo dall’incidente, quindi ci fa pensare che non è di grave entità“. Non esclude però che possano volerci anche un paio di mesi per ritornare alla normalità.
La diplopia non ha una cura definitiva e in caso di altri incidenti potrebbe ripresentarsi: “Il nervo è danneggiato – ha proseguito il dott. Coloma -, nonostante abbia riacquisito la vista il recupero non è stato completo. Ogni volta che si verifica un trauma o un’infiammazione può ripetersi“. Il fuoriclasse di Cervera non può certo dormire sonni tranquilli: “La carriera di Marc è in pericolo perché non potrebbe guidare a certi livelli”.